Caro presidente/Sindaco (ché di presidenti ce ne sono tanti e di ogni cosa, di Sindaco uno solo per volta), innanzitutto ti voglio ringraziare perché sei finalmente venuto in Consiglio Comunale a dire alla città e modestamente a noi “i licenziati di San Silvestro” del Teatro del Maggio come intendi salvarlo “anche da se stesso” (questa frase, più la sento, più non mi va giù).
Dopo tante volte che siamo dovuti salire “in vario modo conciati”-perché è questo l’unico modo che ci è consentito di esprimere il nostro pensiero- su per le antiche scale, dopo aver dovuto sempre barcagliare con i vigili perché nel salone dei “Dugento” ci si sta alla fine solo in cento ( e allora ribattezziamolo così!), dopo aver partecipato tante volte allo stanco rito dei due inni (ma perché a questo punto non iniziare anche con una canzone fiorentina tipo “svegliatevi bambine che alle Cascine messer aprile fa il rubacuor” o direttamente l’inno della Fiorentina – che quando in effetti si sta lì in piedi a canticchiarli, specialmente “l’inno alla gioia”, ci si sente come i giocatori che non sapevano le parole), dopo essersi sorbiti tonnellate di altre comunicazioni (tutti hanno diritto alla propria) alla fine, questa volta solo tre ore dopo l’inizio ( e dopo un per noi incomprensibile tira e molla) sei venuto e hai parlato per una quarantina di minuti, hai ascoltato quanto avevano da dirti i vari consiglieri, hai ribadito i tuoi punti nel merito e “sfidato” addirittura la tua maggioranza ad andare ad elezioni anticipate in periodo elettorale (che ci suona come il colmo delle barzellette- se non fosse tragico).
Il tutto ovviamente è finito con la mossa “dei tuoi” –desumo dopo che Bonifazi aveva fatto i conti, alla fine di una veloce “campagna acquisti- di abbandonare l’aula facendo così mancare il numero legale per impedire che si votasse una mozione richiedente il ritiro dei nostri licenziamenti. Quindi a casa a “bocca asciutta” (anche se qualche spiraglio e tante contraddizioni si sono visti) con la sconsolante prospettiva di dover ripetere il tutto la prossima settimana…… Ma non voglio “buttarla in politica” , o meglio non voglio farlo ora, lo farò ben volentieri da “libero cittadino” quando sarò reintegrato nel lavoro che ancora amo fare –sperando che non debba aspettare per questo l’intervento di un giudice, che già troppe volte in Italia le mancanze di politici e amministratori sono state “rimediate” –quando va bene- da un magistrato, che poi entra in politica anche lui, e anche questo diventa un bel ginepraio!
Dunque, in piedi, in silenzio, in maglietta (queste appunto le “regole d’ingaggio”,) ti ho ascoltato attentamente cercando di prendere appunti sul Moleskine -che è tanto fico e comodo da portarsi dietro, ma per uno che scrive male come me, crea altri problemi, se non mi licenzi quasi quasi passo all’Ipad, così rilancio anche l’economia mondiale. Tutto questo per dire che parto dagli appunti presi in dette circostanze:
Il secondo lotto del Parco della Musica: bene, finiamolo questo teatro, nato così male che doveva essere bloccato dalla Magistratura (toh, di nuovo il ginepraio, “gelatinoso” questa volta) con i soldi parsimoniosamente tirati fuori da Regione, Comune e Governo, (perché ringraziare così apertamente Gianni Letta –ha “aiutato” forse , ma è anche uno dei responsabili del suddetto ginepraio, e sicuramente della politica di taglio radicale dei fondi alla cultura che poi nel tuo intervento hai più volte denunciato senza tirarlo in ballo), spendiamo quindi i soldi stanziati per la torre scenica e la macchina teatrale, non per altro !
Sarà del Maggio, ma anche no, hai detto: però quando serve come copertura per chiedere i soldi alle banche o per evitare il commissariamento” lo è!
La piazza più grande di Firenze: bene, se tale sarà (per ora solo un grande spazio di risulta più simile ad una pista aeroportuale). L’integrazione reale nel Parco delle Cascine (fino ad ora assolutamente inesistente) è il passaggio obbligato , speriamo che ciò avvenga, per la città, per il Parco e per la Musica.
Sulla situazione economica il Moleskine è veramente carente: aspettiamo fiduciosi la pubblicazione delle cifre on line –per la verità era già stata annnunciata, ma non riesco a trovarla……
Solo una cifra sono riuscito a cogliere perfettamente: secondo uno studio commissionato alla Bocconi (ovviamente) gli introiti “da privati” sarebbero incrementati del 584% !! -una solerte correzione portata a mano tempestivamente da un alto rappresentante della Fondazione . Fino a ieri ci era stato detto solo il 500%. A noi fiorentini, un po’ taccagni” in fondo -senza scomodare i “professori” di Milano, già così tanto impegnati a risolvere i problemi dell’intero paese- basterebbe la lista dei bonifici e degli assegni: fatta la somma e confrontata con le cifre riportate in bilancio nell’anno precedente scommettiamo che il risultato sarebbe ben diverso! Ma la trasparenza si sa, e lo sanno bene anche tutti e tre i consigli “locali” non è la qualità precipua della nostra Direzione!,Mettere il “dimezzamento” del Corpo di Ballo fra gli obiettivi felicemente raggiunti per la salvezza del teatro e la difesa della cultura , mi è sembrato un paradosso davvero incredibile spero sia colpa del Moleskine di nuovo!
Ma veniamo finalmente a noi: sull’interpretazione del “famigerato” accordo “dei 45”, siamo ovviamente su fronti opposti, (e anche qui sarebbe tragico dover aspettare il pronunciamento del giudice di turno). Ma invece di ringraziarci per lo sforzo fatto, anche in contrasto con le altre due sigle sindacali, dopo aver incassato la Cassa integrazione –en passant, se abbiamo comunque prodotto il 20% in più (cifra fornita dalla solita fonte di cui sopra), non abbiamo percepito un euro in più, e abbiamo fatto 51 giorni di cassa integrazione, prendendo quindi un salario ridotto, non c’è bisogno di aver studiato alla Bocconi per capire che anche senza firmarlo, l’accordo sulla flessibilità l’abbiamo nei fatti concesso eccome!!, ecco alla fine la beffa degli 8 licenziamenti per non aver raggiunto totalmente il fatidico numero di 45 esodati, (nonostante l’accordo prevedesse espressamente questo caso, e indicasse la ricerca di ammortizzatori, che in questo caso sarebbero addirittura omeopatici!)
Caro Sindaco, lei ha detto anche che è sempre stato ed è sempre disponibile a sedersi ad un tavolo per cercare di risolvere seriamente e responsabilmente i problemi del “nostro” maggio: anche noi lo siamo!!
Che VIVA IL MAGGIO!!
Uno dei “licenziati di San Silvestro” –forse il più “bischero” in quanto uno dei firmatari dell’accordo “galeotto”.
Silvano Ghisolfi
P.S. Ho scritto queste note come “lettera/risposta aperta al Sindaco” perché credo fermamente nel dialogo come metodo per cercare di risolvere “Politicamente” le questioni, per informare direttamente chi segue con passione la sorte del nostro teatro, per combattere l’insonnia che dall’inizio dell’anno mi insidia ….