Le operazioni sul relitto della Costa Concordia erano ferme da sabato 10 marzo a causa delle cattive condizioni meteo-marine. Ieri, lunedì 12 marzo, all’isola del Giglio il clima è migliorato ed il vento che spirava da nord si è fortemente attenuato. Alle prime luci dell’alba, quindi, il pontone Meloria ha lasciato Porto Giglio e si è nuovamente affiancato alla zona centrale della nave semisommersa nelle secche della Gabbianara. A suo fianco è stato posizionata anche l’imbarcazione Caronte per svuotare, oltre i serbatoi, anche le casse delle acque nere della Concordia. Si sono fermate, invece, le operazioni di ricerca dei 7 dispersi, che erano andate avanti negli scorsi giorni nonostante il mare mosso. Dal monitoraggio degli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze non è emersa alcuna anomalia nei movimenti del relitto, ma per permettere la definizione dei nuovi scenari operativi all’interno della Concordia semisommersa (nei quali i palombari ed i sommozzatori saranno coadiuvati da una sofisticata attrezzatura robotizzata) Vigili del Fuoco e Marina Militare hanno interrotto le loro operazioni all’interno della nave.
Il presidente di Carnival conferma la sua fiducia ai vertici di Costa Crociere
Il gruppo Carnival, la multinazionale americana del turismo marittimo che controlla il marchio Costa Crociere, nel 2011 aveva registrato un utile di +2,42 dollari ad azione, mentre per il momento le azioni sono scese ad un valore che oscilla fra il +1,70 ed il +1,40 dollari ad azione. Il bilancio di Carnival registrerà, anche nel 2012, un utile, ma questo verrà fortemente ridimensionato dalla tragedia del Giglio. Il primo trimestre del 2012 dovrebbe chiudersi per la multinazionale che controlla il business delle crociere con una perdita di 139.000.000 di euro. Immediatamente dopo il naufragio del Giglio, le prenotazioni sulle navi Costa sono sensibilmente calate, ma Carnival confida in una loro ripresa nel medio periodo. Il presidente della multinazionale americana, Micky Arison, ha spiegato ieri, 12 marzo, sul giornale “Miami Herald” che la società ha ancora fiducia nei vertici di Costa Crociere, nel presidente Pierluigi Foschi in primis. Il presidente di Carnival ha spiegato che la Concordia è stata ormai dichiarata persa, mentre l’Allegra, dopo l'incendio in sala macchine ed il suo rimorchio alle Seychelles, probabilmente non verrà più utilizzata per crociere da Costa. Ci sarà da soffrire per questi incidenti, ha concluso Arison, ma Carnival ha più di 100 navi e su ognuna di esse verranno comunque mantenuti elevati livelli di sicurezza.
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