Firenze – Ennesimo episodio di violenza ai danni di un operatore del trasporto pubblico ieri notte, verso le 2 ,a Firenze. Il conducente della tramvia che ha riportato a quell’ora il mezzo al capolinea d Careggi, dovendo smontare dal servizio, ha detto a cinque persone che non mostravano intenzione di scendere che dovevano lasciare il mezzo. Vedendo che questi non si curavano delle sue parole, si è alzato e si è avvicinato, forte della presenza anche di una guardia giurata alla fermata. I cinque, invece di ottemperare alle richieste, lo hanno aggredito con bottiglie rotte e una violenza esasperata, tanto che solo l’ intervento delle forze dell’ordine (sembra che la guardia giurata sia stata ininfluente) ha scongiurato conseguenze più gravi. Il conducente è finito al pronto soccorso, con diverse lesioni in particolare all’orecchio e alla testa, su cui si sono dovuti applicare due punti. .
“Non si contano più ormai i casi di mancata sicurezza sul lavoro, uno di quegli argomenti tanto caldi e attuali da rappresentare una vera piaga della realtà lavorativa, quanto marginali nel momento in cui imprese, enti competenti, dirigenti si ritrovano ad occuparsi concretamente di prevenzione e tutela – s legge nella nota diffusa dai Cobas Gest – invece come sempre ci si ritrova a parlarne a posteriori, con un lavoratore in ospedale, quando va tutto bene. E’ quello che è successo la notte del 30 agosto intorno alle 2.00 ad un autista del tram a Firenze, alla fermata Careggi dove lo stesso concludeva il suo turno lavorativo e si è ritrovato faccia a faccia con cinque aggressori che non volevano abbandonare il mezzo”.
“Dopo diverse sollecitazioni verbali – ricostruiscono l’accaduto i Cobas aziendali – il conducente si è avvicinato ai malviventi che hanno risposto in maniera violenta ferendolo con bottiglie di vetro, il tutto sotto lo sguardo della guardia giurata che
ha assistito senza intervenire per scongiurare il peggio, seppur spronato dal conducente ferito. Sempre più frequentemente lavoratrici e lavoratori subiscono aggressioni sul posto di lavoro e gli ambiti professionali che ne sono colpiti sono molti, soprattutto se caratterizzati dal contatto con il pubblico – continua la nota – questa esposizione continua al pericolo non deve essere gestita solo con raccomandazioni o corsi per la conduzione della stessa ma con tutele concrete”.
Se l’intervento delle forze dell’ordine e la vicinanza all’ospedale hanno fatto si che le operazioni di soccorso fossero immediate, “ciò che fa più male al di la delle ferite, è la consapevolezza che tutti i giorni ci si mette a rischio lasciando i tram su banchine isolate e poco illuminate, con guardie che in caso di pericolo non intervengono e tutto per una maggiorazione del 20% sulla fascia oraria notturna o per 10 euro in più su alcune notti. Ma qualsiasi cifra, stipendio, premio, non deve certo valere più della tutela e sicurezza costante dei propri dipendenti”.
Sull’accaduto interviene anche Gest con una nota: “Come GEST voglio prima di tutto esprimere vicinanza e solidarietà al nostro lavoratore vittima di una aggressione di una violenza sconcertante. Ritengo gravissimo che una persona che col proprio lavoro sta garantendo un servizio pubblico per la comunità sia vittima di tale violenza» ha dichiarato l’AD di GEST Denis Ratto, dopo essersi sincerato delle condizioni di salute del conducente, che è rientrato a casa con diversi punti di sutura alla testa e all’orecchio per essere stato preso a bottigliate.
“Questo episodio ci dice che è necessario promuovere una cultura della legalità e del rispetto dei lavoratori che garantiscono servizi essenziali, prevenire e reprimere atti come quello accaduto ieri notte. A tal fine, fin da ora, la nostra Azienda dà la propria completa disponibilità a istituzioni e forze dell’ordine per un incontro congiunto in cui analizzare la situazione e assumere le decisioni conseguenti” ha concluso Ratto.
Fra gli interventi della politica, quello di Dmitrij Palagi , consigliere comunale di Spc: “Ecco arrivare una denuncia sindacale di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal e Cobas Gest, rispetto a un episodio che ha coinvolto un conducente Gest, nel servizio di sabato 30 agosto. Si tratta di un’ennesima aggressione avvenuta in orario notturno. C’è una domanda di trasporto pubblico – in questo caso di linea – che non trova adeguata attenzione da parte del sistema politico. La soluzione non arriverà con risposte di carattere meramente repressivo. È il modo di intendere la Città in momenti come quelli serali, dove la società si esprime sempre più solo su spazi di consumo, evidenziando ancora di più le diseguaglianze e condizioni di marginalità. Confidiamo che Giunta e Sindaca rispondano già in queste ore alle organizzazioni sindacali per riavviare il tavolo che hanno chiesto”.
“Esprimo tutta la mia solidarietà e quella dell’amministrazione al lavoratore aggredito la scorsa notte. Speriamo che le forze dell’ordine riescano a risalire agli aggressori e che paghino per quanto fatto. Condividiamo l’esigenza di garantire ai lavoratori come a tutti i cittadini le migliori condizioni di sicurezza sia di giorno che di notte sulle linee tramviarie, che rappresentano una modalità di spostamento per milioni di persone ogni anno. Il Comune è pronto a fare la sua parte, per questo ha proposto assieme a Gest un progetto per coprire le linee con un servizio di vigilanza, in ausilio alle forze di polizia, che è stato presentato alle autorità competenti ed è ora in via di definizione. Abbiamo chiesto un incontro per definire i dettagli e avviare questa sperimentazione e nei prossimi giorni si terrà l’incontro con l’auspicio che il servizio parta il prima possibile, anche alla luce delle necessità che sono emerse nel tempo sia dalla cittadinanza che dai sindacati dei lavorarori”. Così Andrea Giorgio, assessore alla sicurezza del Comune di Firenze, commenta l’episodio.