Piazza Martiri del 7 luglio e la rinnovata piazza della Vittoria si accendono di musica la notte del 31 dicembre con il Capodanno in piazza e il concerto di Francesco Baccini e Sergio Caputo.
Per il terzo anno consecutivo, il cuore del centro storico di Reggio Emilia ospita un grande evento musicale, promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Arci Reggio Emilia e grazie al contributo di Iren, rivolto a tutte le persone che scelgono di passare la sera dell’ultimo dell’anno e vivere l’inizio 2017 in città.
A partire dalle ore 22.45 in piazza Martiri del 7 luglio si ballerà sulla musica dei due artisti italiani e della loro band ‘The Swing Brothers’. Jazz swing per far ballare la piazza, dai pezzi più contemporanei dei due musicisti, tra cui il recente ‘Non fidarti di me’, fino ai più celebri successi, come ‘Le donne di Modena’ o ‘Sotto questo sole’, che hanno consacrato Baccini negli anni Novanta, e le indimenticabili ‘ Il Garibaldi innamorato’ e ‘Un sabato italiano’ di Caputo.
“Sarà una serata di grande musica e svago, divertimento e incontro per tutta la città, pensata per un pubblico eterogeneo, tipico della serata di San Silvestro – ha detto l’assessora comunale a Commercio, attività produttive e turismo Natalia Maramotti – Abbiamo coinvolto due musicisti che sono intergenerazionali e capaci di intercettare i gusti di diverse età e che ci offriranno la possibilità di celebrare insieme e gratuitamente un rito di passaggio tradizionalmente considerato molto simbolico, in quanto nuovo inizio”.
Alla conferenza stampa era presente Alberto Bigi, del servizio Spettacoli di Arci Reggio Emilia. Musica ma non solo: in occasione della grande festa in piazza, infatti, resterà aperta anche la pista di pattinaggio di piazza della Vittoria. La serata avrà inizio intorno alle ore 23, ed eviterà di sovrapporsi agli altri eventi presenti in città, tra i quali lo spettacolo in programma al teatro Municipale. Il conto alla rovescia sarà scandito da una videoproiezione collocata sul palco, che accompagnerà tutti i partecipanti fino allo scoccare della mezzanotte.
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IL CONCERTO – Anticonformisti, antidivi, disallineati, imprevedibili, e difficili da inquadrare: questi, che potrebbero essere i loro peggiori difetti, sono invece le qualità che hanno resi unici, inconfondibili e inossidabili Francesco Baccini e Sergio Caputo. Le canzoni di entrambi hanno fatto storia, sono evolute con loro e ciò è particolarmente evidente nei loro concerti: non a caso, i due amano definirsi artisti “all’americana”, che hanno continuato a migliorarsi nel tempo e a farsi le ossa sull’unico ring che conta, il palcoscenico.
Sul palco di Reggio Emilia, Caputo e Baccini saliranno sotto la sigla del supergruppo ‘The Swing brothers’, sodalizio umano e artistico che unisce la passione per la musica leggera e il filone jazz-swing associato a testi ironici e brillanti, per regalare al pubblico emozioni positive. La sera del 31 dicembre 2016 i due artisti con chitarra (Caputo) e alle tastiere (Baccini) saliranno sul palco accompagnati saranno accompagnati da fuoriclasse come Paolo Vianello a piano e tastiere, Luca Pirozzi al basso, Massimo Zagonari al sax e flauto, Alessandro Marzi alla batteria. Le scenografie sono progettate da Sergio Caputo e Massimiliano Papaleo.
GLI ARTISTI – Sergio Caputo, musicista per caso e per passione, dopo un paio di esperienze discografiche minori, nel 1983 pubblica il suo primo disco ‘Un sabato italiano’. Questo album lo porta al successo ed è tutt’ora un classico. Sergio si distingue per il suo stile che affonda le radici nel jazz e spazia nei ritmi latini, ed un uso insolito e innovativo del linguaggio, che a sua volta attinge dal quotidiano e dalle nevrosi metropolitane. Pur non smettendo mai di sperimentare, lo stile di Sergio mantiene sempre la sua impronta pop-jazz degli esordi che ancora oggi lo contraddistingue. Partecipa al Festival di Sanremo tre volte, e fra le sue collaborazioni eccellenti si annoverano nomi come Dizzy Gillespie, Lester Bowie, Tony Scott, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), Enrico Rava, Roberto Gatto, Danilo Rea e molti altri. Nel 1999 si trasferisce in California, dove passa 12 anni creativi a stretto contatto con le sue radici musicali, e si fa conoscere come chitarrista ‘Smooth Jazz’. Ciò non gli impedisce di tornare una volta all’anno in Italia per tour di grande successo e ritrovare il contatto col suo pubblico. Scrive due libri – ambedue per la Mondadori: ‘Disperatamente e in ritardo cane’, e ‘Un sabato italiano memories’. Ha al suo attivo 16 album – l’ultimo ‘Pop Jazz and Love’, 2015, quasi interamente in inglese – più varie compilation. L’avventura ‘The Swing Brothers’ rappresenta per Sergio la prima collaborazione con un suo collega italiano in tutta la sua carriera.
Il più atipico fra i cantautori della scuola genovese, Francesco Baccini – dopo anni di studio di pianoforte classico – scopre il pop e il rock mentre lavora come portuale nel porto di Genova. Nel 1988 esce – sotto lo pseudonimo di ‘Espressione Musica’ il suo primo singolo. Il primo album ‘Cartoons’ (1989) cattura subito l’interesse di pubblico e critica, e Francesco si aggiudica una targa Tenco e vince “Un disco per l’estate”. Il secondo album, ‘Il pianoforte non è il mio forte’ – che contiene la hit ‘Le donne di Modena’ ha addirittura come ospite Fabrizio De Andrè. Questa “benedizione” apre la strada ad altre collaborazioni, da Paolo Belli e i Ladri di Biciclette a Enzo Jannacci e Angelo Branduardi, per citarne alcuni. Ad oggi, Francesco ha pubblicato 13 album più varie raccolte, è stato al Festival di Sanremo nel 1997 tornandoci poi come ospite nel 2006, ha pubblicato 2 libri, uno dal titolo ‘Nudo’ (1993, Bompiani), e ‘Ti presto un po’ di questa vita’ (2010, Zona), ha fatto del teatro, partecipato ad un reality, vinto un premio Lunezia, ha fatto la canzone colonna sonora del film ‘Maschi contro femmine’ di Brizzi, alternando poi musica a recitazione in svariati contesti. Nel 2011 mette in pista lo show ‘Baccini canta Tenco’, reinterpretando in chiave moderna alcuni brani del suo idolo di adolescenza e conquistando una nuova targa Tenco. A tutto ciò si aggiunge un tour in Cina nel 2013. Pur nella sua ecletticità, la musica di Francesco Baccini poggia solidamente su blues e jazz con un’impostazione in cui traspare forte l’influenza dei cantautori francesi, e così facendo inventa un tipo di canzone italiana che prima di lui non c’era. Ma il suo stile è definito oltre che dalle melodie e dal suo pianoforte, soprattutto dalla sua voce graffiante, che unisce tecnica vocale a interpretazione – dove l’attore che c’è in lui prende il controllo della performance. I suoi testi hanno il dono dell’ironia in superficie, sotto la quale si intuisce però profondità, e a volte conflitto e malinconia.
I locali sulle due piazze della zona saranno aperti in occasione della serata di Capodanno: Antico Caffè del Teatro, Caffè delle Fontane, Gran Caffè Cavour, Relive , Cin cin bar, Bar Borsa, Spumanteria all’Opera.