Nella giornata di ieri, martedì 29 aprile, è stato ascoltato al Teatro Moderno di Grosseto il capitano dei carabinieri del capoluogo maremmano, Marco Barone. Il militare è intervenuto nell’ambito del processo per il naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio 2012 ed ha riportato la sua testimonianza su quanto accaduto quella tragica notte di ormai oltre due anni fa. La Concordia si stava ormai inclinando quando l’equipaggio ordinò ai passeggeri del lato sinistro di portarsi sul lato destro della nave. Venne formata “una catena umana”, ma quando l’acqua iniziò ad entrare nello scafo, ha proseguito Barone, “la catena umana ha cercato di allontanarsi invertendo la marcia, così alcuni sono stati persi di vista e sono stati ritrovati annegati”. È stato chiarito anche che la maggior parte delle 32 vittime del naufragio sono decedute a causa di asfissia per annegamento.
30 Aprile 2014
Capitano carabinieri: dentro la Concordia “una catena umana”
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