Prato – Nonostante la pandemia, che ha impedito un’adeguata promozione del prodotto sul mercato nazionale e su quelli esteri, il biscotto-ambasciatore della Toscana continua a mietere successi.
L’IGP del Cantuccino Toscano quest’anno ha compiuto un lustro di vita con dati da record. La produzione 2016-2020 è cresciuta del 589%, passando da 385mila a 2,65 milioni di chilogrammi
Confrontando il primo intero anno di produzione IGP ovvero il 2017 con il 2020, il valore del prodotto certificato all’origine, ovvero franco fabbrica, ha superato invece i 23,9 milioni di euro, con un aumento di periodo dell’88% . Il valore al consumo è stimabile in circa il doppio di questa cifra.
Anche il 2020, considerando gli effetti sulla vita sociale e le ripercussioni economiche di Covid-19, è stato molto positivo, con una crescita dei volumi del 15,4 % sul 2019. “Siamo stati anche noi sorpresi da questo risultato” – commenta Giovanni Belli, Presidente di Assocantuccini (foto). “Ritengo che l’export e gli acquisti della GDO italiana abbiano consentito di raggiungere un risultato altrimenti insperato. Alcuni canali di vendita come l’HoReCa (hotel, ristorazione, catering), infatti, hanno avuto consumi più che dimezzati a causa della pandemia. In direzione opposta si è mosso l’e-commerce, cresciuto del 300 % in base alle nostre prime stime, pur restando un canale di distribuzione secondario”.
“Per il futuro siamo ottimisti. Presto le aziende e anche l’Associazione potranno riprendere a partecipare agli eventi promozionali in presenza, che si affiancheranno a quelli online cui ormai siamo abituati e che resteranno una costante anche per il dopo-Covid. Il cantuccino è un biscotto con un forte connotato sociale, un dolce da consumare insieme, in famiglia e con gli amici. Credo che saranno in tanti a cercarlo a fine pasto nei ristoranti che stanno finalmente riaprendo. Da questa rinascita scaturirà, speriamo, una ripresa dei consumi dolciari nazionali”.