Firenze – E’ il rischio idraulico connesso all’apertura dei nuovi cantieri per la tramvia nella zona Statuto-Vittoria (per intendersi, quella dove è stato messo in funzione il 29 scorso il ponte Bailey “provvisorio” e che ha visto la chiusura del ponte dello Statuto) a scatenare un allarme che ha prodotto un esposto-denuncia depositato alla Procura fiorentina. Tuttavia, il rischio idraulico è solo uno dei numerosi “casus belli” che mobilitano da mesi la protesta della zona.
A darne conto, i Comitati cittadini. Infatti da alcuni mesi i residenti della zona Statuto-Vittoria, organizzati in Comitati, hanno steso una vera e propria mappa della protesta, i cui motivi si possono sintetizzare: vanno dalla sordità dell’Amministrazione che secondo i residenti non tiene in alcun conto osservazioni e men che mai istanze critiche rivolte ai tracciati delle linee tramviarie, all’assenza di un serio piano della mobilità e della sosta, ai dubbi circa la convenienza economica del contratto di concessione firmato dalla Pubblica Amministrazione con la società Tram di Firenze, ai “rischi idraulici – come si legge nella nota diffusa dai Comitati cittadini stessi – che il progetto sta provocando nella zona Fortezza”.
Sul punto in particolare si concentrano buona parte delle preoccupazioni dei residenti dell’area. Ed è il “ponte provvisorio” sul Mugnone, costruito all’altezza di via Crispi, a non permettere sonni tranquilli ai cittadini. Il motivo è semplice e tecnico, spiegano i Comitati: essendo infatti più basso della precedente passerella pedonale e aprendo un varco di 18 metri nelle spallette laterali, “mette a grave rischio la sicurezza stradale e l’intera città”.
L’allarme, lanciato da tecnici qualificati, tra cui il prof. Ignazio Becchi, emerito di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologiche all’ Università degli Studi di Firenze che così scrive:“Il lavoro in questione, basato su diversi studi specialistici ma non su uno studio idraulico e idrologico, risulta non ammissibile ai sensi del decreto ministeriale infrastrutture 14.01.08 ancorché provvisorio”, si è dunque concretizzato in un esposto-denuncia presentato da un gruppo di cittadini alla Procura di Firenze.
Le risposte da parte dell’amministrazione ci sono state, dicono i cittadini, ma si sono “segnalate per essersi limitate a rimandare alla realizzazione del by-pass sotto i binari di S. M. Novella, opera che, spettando a Rete Ferroviaria Italiana, esula dalla propria competenza”.
E dunque? Per ora, concludono sul punto i Comitati, resta solo la presenza, non ancora fronteggiata, “dell’apertura di un gravissimo rischio idraulico”. Ecco le parole dei Comitati: “ La progettazione e in genere la condotta dei lavori non paiono insomma aver seguito quelle cautele che i sempre più numerosi disastri in ambiente urbano richiederebbero, neanche quelli previsti per legge secondo il prof. Becchi”.