“Cantar Maggio”, rivivono gli antichi riti contadini fra Emilia e Toscana

Firenze – Sabato 7 e domenica 8 maggio torna a Riolunato in provincia di Modena, alle pendici del Cimone, il Maggio delle ragazze che viene rappresentato ogni tre anni e appartiene alla più antica e spontanea tradizione culturale popolare, risalente ai riti agrari primaverili diffusi non solo in Italia ma in molte parti dell’Europa e dell’Asia.

La manifestazione è iniziata sabato scorso con un evento notturno nel quale i giovani e gli uomini del paese, hanno cantato sonetti augurali (denominati “rispetti”), accompagnati da strumenti a corda (chitarra, violino e mandolino), da lampade per illuminare la notte e da abbondanti libagioni.

Il primo rispetto è stato rivolto al Sindaco per chiedere l’autorizzazione “a cantar maggio”, il secondo al Parroco , poi ogni famiglia del paese ode, sotto le proprie finestre, il canto del rispetto che le viene dedicato e per tutta la notte, fino al mattino, in paese sono risuonati i canti dei “maggiolanti”.

Il Maggio delle ragazze di Riolunato è un Maggio lirico che ha mantenuto le caratteristiche originali: il tema della primavera e dell’amore, il carattere gioioso ed ironico, e soprattutto il motivo della questua, l’offerta di beni alimentari, di doni in natura, in cambio del “rispetto”  augurale inteso come bene cerimoniale e propiziatorio.

Quest’anno prende parte alla manifestazione anche una delegazione delle Isole Far Oer,con le quali Riolunato si è “gemellata” nel 2004. 

“Riolunato – ha detto il Sindaco di Riolunato Daniela Contri – con questo evento collettivo sottolinea il profondo legame del paese con le proprie tradizioni più genuine. Per i cittadini – aggiunge il Sindaco- è un momento di ritrovo e di festa in vista della bella stagione e per i turisti un’occasione per scoprire la nostra cultura, apprezzando le prelibatezze della gastronomia di montagna”.

La presenza di musicisti delle Far Oer- rileva il Sindaco Contri.- consentirà quest’anno di cogliere analogie tra le rispettive tradizioni culturali, come sarà evidenziato nel convegno che si tiene sabato al Teatro di Riolunato e che sarà appunto dedicato alle varie tradizioni del maggio.

Daniela Contri ha poi messo in rilievo l’intenso lavoro di preparazione, iniziato già nell’autunno scorso e che ha coinvolto gran parte della popolazione locale sia nell’organizzazione dell’evento sia nella composizione dei “rispetti” .

Quanto alla denominazione “Maggio delle ragazze” il Sindaco ha sottolineato che è un omaggio alla donna. E le ragazze saranno le protagoniste indiscusse dell’evento di domenica.

Peculiare caratteristica del Maggio delle ragazze è ‘ l’ “ambasciata”, una poetica dichiarazione d’amore per interposta persona. “Commissionata” dall’innamorato, viene cantata da uno dei “maggiolanti” dinanzi alla finestra della ragazza.

La tradizione del Maggio è una delle più antiche e delle più vitali in varie aree geografiche, risalendo ad antichi riti della civiltà contadina che festeggiano l’arrivo della stagione dei raccolti.

Sono numerose le affinità tra il Maggio delle ragazze di Riolunato e il Maggio lirico che caratterizza alcune località della Toscana, specie nell’area grossetana, (mentre nell’area pisano lucchese a Buti e in Garfagnana predomina il Maggio drammatico).

Tra queste affinità del maggio lirico si segnala il rito della questua. Irene Marconi, “poeta improvvisatore”, grossetana racconta come avviene la questua in svariate località toscane della Maremma.

Nelle case si riceve accoglienza e una piccola offerta, un tempo prodotti della terra (uova, formaggio, vino), e oggi un’offerta in denaro. Con il ricavato, qualche settimana dopo si organizza la Ribotta, una festa tradizionale, durante la quale è la squadra a invitare tutti coloro che l’hanno accolta in casa.

Il poeta (chi guida la squadra) scrive i Maggi, che si cantano sulla melodia tradizionale, di cui ogni anno si rinnova il testo in base agli avvenimenti, fatti di cronaca o di politica..

Durante il giro, i maggerini chiedono “il permesso” ai padroni di casa che fanno entrare la squadra solo dopo che il poeta ha improvvisato. La porta si apre, prima o dopo, in base alle abilità dell’improvvisatore.

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