Firenze – Un Word Rap, Dance rap, di un “Homo sapiens della torta”, che ormai accetta tutto pur di mangiare un pezzo di torta, perché “i sistemi sociali con un flusso costante – non esitano ad attivare – il cervello sottostante – così da provocare reazioni puerili”.
Siamo una massa di persone infantili e ingenue, che sono privati della propria identità, travolti dai rifiuti, liberi di scegliere solo se avere le scarpe o andare a piedi nudi. Ed è sempre Halloween.
Un esperimento interessante quello che Company Blu ha presentato in prima assoluta al Cango nell’ambito della rassegna La democrazia del corpo, diretta da Virgilio Sieni. Contaminazione creativa fra danza e rap, W-Rap (Word-rap = chanting on a beat) coglie quell’omologia profonda fra il recitativo ritmato (un carattere RANT, in rima e ritmo, con assonanze e dissonanze di forma e di senso, spiegano gli artisti) e il movimento del corpo della danza contemporanea.
Grazie ai testi di Charlotte Zerbey , che ha curato la coreografia con Alessandro Certini, e alla partitura musicale di Spartaco Cortesi, con Nicola Vernuccio al contrabbasso, ne risulta uno spettacolo che coinvolge gli spettatori e li accompagna per sette quadri che sono altrettante riflessioni sulle deprivazioni, le violenze e i condizionamenti che il corpo subisce soprattutto nell’età digitale dell’informazione.
Ti pare di avere un potere illimitato e invece sei preda delle spinte a consumare, le pulsioni a mentire, le spinte a lasciare tracce digitali che ti vengono rapinate. Ci si può comunque opporre a questo destino disumanizzante. Il quadro numero 7, Ego Systems, ti dà la ricetta: “A piedi nudi senza sapere dove andare – in punta di piedi, cammina leggermente – guardati intorno, fai attenzione all’ambiente – cos’è nell’aria lo puoi sentire – Qui è casa nostra? Questo è il nostro pianeta? –Dove andare se va in rovina – prendine cura, devi sentire – ascolta cos’è nell’aria”.
Zerbey e Certini sono le voci recitanti capaci, soprattutto il secondo, di effetti talvolta anche comici. Perché la cifra stilistica della performance è data da un ironico e in alcuni momenti comico distacco per attirare gli spettatori e spingerli a riflettere. Attenti questo è teatro, nessuno vuole farvi una lezione.
Accanto ai due rapper, tre eccellenti danzatori come Claudia Catarzi, Nicola Cisternino e Sara Sguotti. Sono soprattutto i loro gesti e i loro movimenti sincroni e intrecciati che riflettono in figure e passi a due e a tre il messaggio della parola detta.
Foto: Company Blu (Enrico Gallina)