Firenze – Si è chiusa oggi una campagna elettorale “strana”, come si sente dire da più parti in città. Strana, perché spesso l’insieme delle due votazioni, europee e comunali, ha messo in sordina l’una a discapito dell’altra; strana perché si è assistito a una sorta di radicalizzazione dei temi come da tempo non si percepiva; strana perché è tornata a galla la vecchia frase del voto utile in particolare da parte del Pd, preoccupato dal montare della destra salviniana. Mentre è quasi certo (ma il caso dell’Olanda mette in guardia) che sarà molto facile l’affermarsi dell’onda delle destre in Europa, non sembra così sicuro l’esito delle elezioni comunali. L’impressione generale infatti è che dopo i fatti recenti a livello nazionale, si possa anche ritenere esaurita l’ondata di piena della Lega, che tuttavia si assesterebbe su un più che buon risultato, sicuramente ( ma il “sicuro” in questo caso è veramente del tutto scolastico), vicino al 30%.
Riepilogando, a Firenze i candidati per la poltrona di sindaco sono nove.
Il sindaco uscente Dario Nardella, candidato del centrosinistra, sostenuto da 6 liste: Pd, +Europa, lista civica Avanti Firenze (sostenuta dal segretario del partito socialista italiano Riccardo Nencini e dall’ex esponente di Forza Italia Gabriele Toccafondi), lista civica Nardella Sindaco, Sinistra Civica (di cui la capolista è la moglie di Tiziano Terzani, Angela) e una lista verde.
Candidato unitario della destra, Ubaldo Bocci, ex presidente della Fondazione Unitalsi, potrebbe anche rappresentare il pericolo maggiore per l’affermazione di Nardella. In suo appoggio la lista della Lega, quella di Fratelli d’Italia, Forza Italia e tre liste civiche, Civica Firenze, Popolari & Liberali e Firenze in movimento.
Se la gioca in solitaria il Movimento 5 Stelle, con Roberto De Blasi, un architetto iscritto al M5S dal 2013.
Quota rosa scarsa, unica candidata in corsa Antonella Bundu, attivista dei diritti civili per Oxfam, sostenuta dal tridente di sinistra Firenze città aperta, Potere al Popolo e Sinistra italiana.
In solitaria anche i Verdi, con il candidato Andres Lasso, biologo. Altra corsa solitaria per il Partito Comunista, con il candidato Gabriele Giacomelli, 23 anni, studente di Scienze storiche e lavoratore precario. Si giunge a Casapound, con Saverio Di Giulio, e due candidati indipendenti: Fabrizio Valleri sostenuto da Libera Firenze, e Mustafa Watte, per la lista Punto e a Capo, che vede fra i suoi padri fondatori l’ex assessore Graziano Cioni.
Ricordiamo che, per quanto riguarda Firenze, sarà sindaco al primo turno il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti. Nel caso in cui nessuno andasse oltre al 50%, scatta il ballottaggio tra i due candidati più votati; in caso di parità, prevale il più anziano.
Foto interne: Luca Grillandini