Camera di Commercio, segnali di frenata per l’import-export fiorentino

Firenze – E’ la camera di Commercio di Firenze a rendere noti i dati dell’import export fiorentino, segnalando un’inquietante frenata che si verifica nel terzo trimestre del 2018. Primi segnali di rallentamento delle esportazioni fiorentine dopo la tenuta registrata nel precedente trimestre, con una debole decelerazione del tasso di crescita tendenziale che continua a caratterizzarsi per un ritmo di variazione ancora piuttosto solido, passando dal +6,6% al +6,3% in termini cumulati. E’ un andamento che prende le distanze dalla netta moderazione della dinamica che ha riguardato Toscana (+2,3%) e Italia (+3,1%) risultando, almeno in apparenza, maggiormente protetto nei confronti della minor vivacità che sta interessando gli scambi internazionali.

I dati emergono dall’ultimo rapporto sull’interscambio commerciale nella città metropolitana di Firenze curato dell’Ufficio Statistica della Camera di Commercio di Firenze. Il valore esportato complessivo delle esportazioni, cumulando i primi tre trimestri, ammonta a un totale di 9,2 miliardi di euro; se riportiamo ad anno il valore totale esportato allora il dato arriva a 12,3 miliardi di euro, confermando la crescita del 6,3% ed evidenziando solo una leggera “scalfittura” nei confronti delle criticità inerenti i mercati internazionali.

Nel dettaglio – Nell’ambito dei beni strumentali prosegue la diminuzione di quanto esportato dal comparto meccanico anche se in via di “apparente” rientro e rimanendo sempre su valori a due cifre (da -27,5% a -18%); all’interno di quest’ultimo la dinamica diviene ampiamente negativa per le macchine di impiego generale (-21,7%) che incidono sull’export complessivo per una quota pari all’8,6% andando praticamente quasi a dimezzarsi, rispetto al peso registrato nei due anni precedenti (15,1%); il tasso di crescita dell’elettronica rimane negativo (-6,6%) con un andamento sempre in diminuzione per il segmento elettromedicale (-9,2%).

Il buon ritmo di incremento dei prodotti di consumo non durevoli si collega ad un forte incremento delle esportazioni di prodotti farmaceutici (+52,7%) insieme ad un mantenimento dell’intensità della variazione per la pelletteria su livelli elevati (+12,6%); all’interno del sistema moda, anche il calzaturiero mantiene l’apporto su un valore positivo (+9,5%) mentre prosegue il ridimensionamento dell’abbigliamento (-6,5%).

La geografia dei mercati di esportazione evidenzia un aumento tendenziale del 4% verso i mercati UE cui si accompagna una crescita più sostenuta e pari al +7,9% delle vendite sulla direttrice extra-UE; piuttosto pronunciata la variazione delle vendite verso gli altri mercati europei non UE (+16,4%). Si registrano variazioni abbastanza rilevanti per Francia (+11,7%), Grecia (+18%), e Germania (+5,2%).

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