Calleri: “La comunità cinese chiede aiuto alle istituzioni, risposte necessarie”

Firenze – Riceviamo e pubblichiamo da Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, coordinatore dell’Omcom e da poco nominato rappresentante della Giunta regionale nel comitato di indirizzo dell’Osservatorio regionale della legalità :
“La questione delle rapine ai cittadini cinesi di Prato non è purtroppo nuova sul nostro territorio nazionale, ma avviene in diverse città, secondo modalità più o meno violente, sull’onda della convinzione che i cittadini di questa comunità siano sempre ben forniti di contanti. Tuttavia, il crescendo che si è verificato sul territorio pratese deve essere oggetto di particolare attenzione da parte delle istituzioni, dal momento che è importante che la comunità cinese non percepisca sbagliati messaggi, di comunità non considerata soggetto incluso ed inclusivo nella società . Pericolosa convinzione che potrebbe portare, insieme a un sentimento di insicurezza, a un nuovo distacco, purtroppo registrato, nei decenni passati, fra la comunità orientale e le istituzioni delegate alla sicurezza del Paese.
Da questo punto di vista dunque, ciò che sta succedendo a Prato purtroppo non è nulla di nuovo. Torniamo a sottolineare che la comunità cinese benestante è da anni presa di mira per le rapine, alla stregua di un bancomat, da parte di gruppi criminali stranieri, a volte connazionali,  ed italiani. Il dato nuovo, che ritengo positivo, è che i cinesi di seconda e terza generazione si rivolgono alle autorità italiane per essere difesi. Questa è una evoluzione interessante ed inclusiva della loro comunità, che tuttavia sarà decisivo monitorare con attenzione, alla luce di quanto riportato sulla stampa circa la frattura che in queste ore si starebbe verificando nella comunità cinese fra chi segue la linea “morbida”, consigliata dal Consolato, di completa collaborazione con le autorità italiane tramite denuncie dei fatti, e chi cerca maggiore visibilità pubblica con l’indizione di un evento di piazza, manifestazione o semplice presidio che sia. Due posizioni che potrebbero anche non essere confliggenti, anche se bisognerà verificare che non vi siano ingerenze di soggetti “strani” alla manifestazione.
Infine, vorremmo suggerire ai cittadini cinesi che fanno parte della nostra popolazione, di limitare l’uso dei contanti,  modalità che attrae i criminali e moltiplica le rapine. Nel 2022, nell’era del digitale, se ne può fare tranquillamente a meno”.
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