Caldo, Spc: “La sicurezza dei lavoratori sia prioritaria per il governo cittadino”

Firenze – Caldo e lavoro, le ondate di calore sono responsabili di morte per i lavoratori, soprattutto qualora non vengano seguite le prescrizioni pur presenti  in INPS, INAIL e Ispettorato del lavoro. Anche la Regione Toscana ha emanato una serie di regole cui attenersi. Tuttavia, dieci giorni fa, venerdì 14 luglio, un operaio è morto per ipetermia  mentre stava pulendo un magazzino alla periferia di Firenze assieme ad un collega. In uno studio di Nature,  il caldo registrato nell’estate 2022 avrebbe causato oltre 60mila decessi in Europa, quasi un terzo dei quali solo in Italia. La questione è stata toccata sia a livello regionale con un intervento della capogruppo del M5S Irene Galletti, sia  a livello comunale, oggi,  dai consiglieri di Spc. Per questi ultimi, il problema dei controlli, pur con dei limiti, può essere preso in carico anche dalla polizia municipale. La richiesta riguarda anche n intervento “politico” della giunta.

“La sicurezza nei luoghi di lavoro non è una priorità per il governo cittadino? – dicono i consiglieri Bundu e Palagi – abbiamo posto alcune domande in aula, ma le risposte sono state tecniche, non politiche. Ringraziamo il Comando della Polizia Municipale, perché ha impiegato del tempo a ricordare come le competenze specifiche in materia siano di INPS e di una sezione dell’Arma dei Carabinieri. A loro spettano i compiti di prescrizione, interruzione delle attività ed erogazione delle sanzioni. Il personale del Comune di Firenze segnala problemi e richiede approfondimenti quando lo ritiene necessario.
Emerge anche che il Reparto edilizia della Municipale è passato da 14 unità (gennaio 2023) a 11. Visto che il Corpo è ai minimi storici, c’è da evidenziare che la responsabilità è politica”.

Continuano i consiglieri: “Quanto alle ordinanze del Sindaco, nulla è stato detto. Intendiamo procedere con dei divieti per chi opera in spazi non protetti dal sole (ad esempio, verificando i cantieri della tramvia e altri importanti interventi edilizi in corso)? Abbiamo dato possibilità di deroga per lavorare in orari che producono magari un po’ di disagio per la cittadinanza (perché sono orari dove molte persone dormono), ma che potrebbero mitigare il sacrificio di lavorare in giornate da bollino rosso? Prendendo atto della discussione oggi in aula lavoreremo su una mozione, perché possa lasciare indicazioni utili alla prossima consiliatura, in vista di estati destinate a essere sempre più segnate dai cambiamenti climatici”.

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