Calcio, anche gli allenatori bocciano Tavecchio

Firenze – Stamani a Coverciano Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione allenatori di calcio ha parlato lungamente sulla vicenda che vede protagonista il 71enne Carlo Tavecchio candidato al pari del giovane Demetrio Albertini alla carica di presidente della Federcalcio Italiana al posto del dimissionario Giancarlo Abete.

Nei giorni scorsi Tavecchio ha avuto espressioni infelici sui calciatori di colore che arrivano in Italia. In sostanza ha detto che in Africa mangiano banane ed in Italia invece giocano in squadre di serie A. Questo giudizio ha scatenato un putiferio dentro e fuori il mondo del pallone.

Il fronte degli elettori – le votazioni l’11 agosto a Roma – si è spaccato in due fazioni. Così quello che per Tavecchio sembrava una marcia trionfale verso l’ambita poltrona ora per lui la situazione si è complicata. Molti comparti della Federcalcio hanno già dichiarato che non voteranno per lui e lo invitano a farsi da parte. Ma Tavecchio ha già più volte detto che non ritira la sua candidatura.

Insomma cresce il fronte del no alla candidatura del “vecchio” dirigente e prende quota quella del giovane Albertini. Hanno detto no a Tavecchio l’associazione calciatori; diverse società come Juventus, Fiorentina, Roma, Sassuolo, Cesena, Sampdoria, Brescia. Hanno espresso parere negativo anche molti esponenti della politica e delle altre discipline sportive. Nonché molti giornali, televisioni e radio importanti.

A questo schieramento “contro” Tavecchio si è aggiunta stamani in forma ufficiale l’Associazione allenatori italiani di calcio. Il presidente Renzo Ulivieri a Coverciano nel corso di una conferenza stampa ha stigmatizzato quelle parole razziste contro i calciatori negri e ribadito la distanza da Tavecchio.

Confermando in pari tempo che la sua associazione voterà Albertini perché rappresenta il “nuovo” che avanza, perché è depositario di idee ed iniziative congeniali ad un calcio destinato a rinnovarsi profondamente. “Eppoi Albertini – ha aggiunto Ulivieri -ha giocato al calcio, è già dirigente di alto livello e parla senza dire parolacce”.

Tuttavia da alcuni sondaggi risulta che Tavecchio, appoggiato ancora da diverse società – quelle dilettanti tutte – e dalle leghe di A (solo in parte), B e C è ancora sensibilmente avanti nelle preferenze. Un fronte, comunque, che  vacilla e trova opposizioni anche in altri campi come quello politico. Insomma se lo stillicidio di defezioni non si dovesse fermare Tavecchio rischierebbe di perdere la maggioranza delle preferenze.

Tuttavia è molto importante l’incontro che dovrebbe avere domani giovedì a Roma al Foro Italico Giovanni Malagò, presidente del Coni, con i due aspiranti alla presidenza. Al mattino incontrerà Albertini, al pomeriggio Tavecchio. Se Malagò dovesse capire che al momento non esiste una soluzione vantaggiosa per il calcio italiano non è escluso che decisa per il commissariamento della Federcalcio assumendo lui il ruolo di commissario.

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