Firenze – La nuova SanGiovanniValdarno targata 2015-2016, all’orizzonte di una ripartenza da Roberto Malotti, Mister riconfermato a pieni voti e dal neo acquisto Giulio Mazzanti. A prescindere dal cambio o meno di proprietà. Le basi del clan azzurro, per una stagione con velleità di salto di categoria come annunciato dall’attuale Presidente Lorenzo Grazi, già gettate. Primo tassello per un allenatore energico e competente che legge bene le gare. Ed indovina puntualmente i cambi. Come colla Colligiana con l’ingresso di Alessandro Padelli a centrocampo al posto di uno spento Vieri Regoli. Trasformando la squadra e spianando la strada alla seconda vittoria consecutiva. L’innesto, già prenotato da quanto risulta, su imput dello stesso trainer fiorentino, che lo ha avuto a Sesto Fiorentino, per la regia, il ventitreenne Giulio Mazzanti. Nativo di Campi Bisenzio ed abitante nella vicina Capalle. Attualmente in forza allo Scandicci, al quale è giunto a tornata 2014-2015 iniziata, lo scorso dicembre.
Con 12 incontri colla maglia del club di Ciccio Baiano, con un contratto che scadrà il prossimo 30 giugno. Dopo lo svincolo dalla Colligiana colla quale era partito a luglio, però con sole 9 presenze. In precedenza, nell’11-12 e nel 12-13 alla Lanciotto, squadra di casa con complessivamente 57 visti ed una rete. Nel 2010-2011 eccolo con Roberto Malotti, entrambi alle prime armi, l’uno come motivatore dalla panca, l’altro come uomo d’ordine a centrocampo, alla Sestese con 16 partite. Esordi in Seconda Divisione a Prato nel 2009-2010 dopo i primi calci nelle giovanili del pratese. Dotato di spiccata personalità, con carriera tutta ad alti livelli, dai Professionisti alla D, il bravo calciatore, prenotato dal sodalizio di piazza Palermo, per tempo. Faro della neo formazione che si radunerà a luglio per un torneo, augurandosi, naturalmente, l’ambiente sportivo del Marzocco, ancora di D. Di vertice. Per far tornare la Sangiovannese, come ricomincerà a farsi chiamare ufficialmente, dalla prossima estate, ai livelli che le competono. Per il pedigree, il pubblico ed un bacino notevole d’utenza. Traguardo la Lega Pro. Ricominciando, in pratica, da dove ci fu l’interruzione burrascosa del 2011. Con le note perigliose vicissitudini. Cancellando d’un colpo, nella mente dei tifosi, la brutta parentesi e riprendendo il cammino verso altre categorie, che una città importante come San Giovanni merita.