Cafaggiolo diventerà un resort extra lusso con centro polifunzionale

Firenze – La villa e la tenuta medicea di Cafaggiolo, in Mugello, potrebbero andare verso una rinascita.  L’area è di circa 620 ettari fra i comuni di Barberino, Scarperia e San Piero.  Il progetto di recupero e riqualificazione è ad un punto di svolta con l’approvazione in giunta del  protocollo d’intesa fra la Regione Toscana,  i comuni di Scarperia e San Piero e Barberino e Alfredo Lowenstein, in rappresentanza delle società del Gruppo in Italia.

Con la firma, avvenuta questa mattina, si avvia il percorso di risanamento, recupero e restauro di immobili di pregio storico architettonico, nonché della pianificazione e riqualificazione territoriale con l’obiettivo di creare poli turistico-ricettivi sostenibili, di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale  su tutta l’area in cui insiste la villa e la tenuta medicea di Cafaggiolo, a circa 23 chilometri da Firenze. Vale circa 300milioni di euro il progetto presentato agli enti pubblici da parte del gruppo.

A firmare il protocollo erano presenti il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco del Comune di Scarperia San Piero Federico Ignesti, il sindaco del Comune di Barberino del Mugello Giampiero Mongatti e Alfredo Lowenstein con la moglie, in rappresentanza della proprietà.

“Oggi- spiega il presidente della Regione Eugenio Giani-  firmiamo un protocollo d’intesa importante fra la Regione, i Comuni  e la proprietà che con spirito e passione va oltre l’interesse meramente privato per prefigurare un interesse generale. Un intesa concreta , con la chiarezza di idee su ciascuna cosa che ognuno di noi deve fare. Lowenstein  ha  acquisito la villa che fu la preferita di Lorenzo il Magnifico, un luogo straordinario – prosegue il presidente –  che non sarà  solo un complesso alberghiero di qualità, ma sono tanti e tanti ettari da  riqualificare con impianti sportivi, verde pubblico attrezzato  e con la possibilità di ospitare nella logica di  albergo diffuso quelli che erano gli annessi agricoli  del territorio prospiciente , un ospitalità sinergica con la bellezza del Mugello e delle sue attrattive. Penso all’autodromo, al lago di Bilancino”. Giani parla anche del tracciato della strada che sarà rivisto. “Sono molto contento, da un lato  questa riqualificazione assicura  una bella visione dall’alto della valle della Sieve, dall’altra fluidificherà  la circolazione verso Scarperia”.

La Tenuta Medicea di Cafaggiolo è intesa come un concept unitario, unico, dove gli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio e territoriale con scopo turistico-ricettivo di elevata qualità si dovrebbero integrare in modo armonico con agricoltura e paesaggio, storia, cultura. Il ventaglio dei servizi che verrano offerti vanno dallo sport, al tempo libero, fino a benessere, formazione, fiere. Il progetto non è destinato solo al settore alberghiero, ma mira a creare un polo di eccellenza di sviluppo per il territorio. E’ prevista la creazione di un centro polifunzionale di 25mila metri quadri fruibile tutto l’anno. 

I coniugi Lowenstein spiegano: “Un regalo al Mugello, alla Toscana, all’Italia. L’Italia è per noi una storia d’amore. Sentiamo un clima positivo per gli investitori e concretezza”.
Di vero e proprio volano per l’occupazione parlano i sindaci Ignesti e Mongatti soddisfatti per essere arrivati ad un accelerata su Cafaggiolo. “E’ una svolta – dicono – per il Mugello, ma anche per tutta la Toscana. Un investimento che è opportunità turistica, culturale, per il tempo libero”.

La Regione, come si legge nel protocollo, conferma la rilevanza strategica del progetto  e lo ritiene coerente con gli obiettivi di rafforzamento della competitività del proprio territorio e nel consolidamento del sistema produttivo regionale. Nel protocollo si citano infatti gli obiettivi di strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e più in generale gli obiettivi di policy della programmazione 2021-2027: un Europa più verde e priva di emissioni di carbonio, un Europa più connessa, più sociale e vicina ai cittadini. Il braccio operativo della regione che seguirà da vicino il coordinamento delle varie procedure ed azioni amministrative necessarie e il rispetto dei termini, collaborando col Gruppo anche alla comunicazione istituzionale, è la struttura di Invest in tuscuny che dal 2010 attrae e supporta gli investimenti e assiste le imprese e investitori, sia nella fase promozionale che di insediamento.

In parallelo, per quanto riguarda i lavori relativi alla variante  alla ss65 “della Futa” è aperto il tavolo con Anas . La proprietà ha infatti manifestando la propria disponibilità ed interesse all’esecuzione privata dei lavori pubblici secondo quanto previsto dall’art. 20 del d.lgs 50 del 2016 sotto l’alta sorveglianza di Anas. Sono in corso interlocuzioni anche col ministero che vanno in questa direzione.

 

 

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