Prato – Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica i due cacciatori sorpresi dalla Polizia provinciale mentre stavano utilizzando un sofisticato apparecchio acustico elettromagnetico in un appostamento fisso a San Giorgio a Colonica.
L’intervento, svolto nel fine settimana scorso insieme alle Guardie venatorie volontarie della Federcaccia di Prato, ha permesso di individuare in un appostamento fisso regolarmente autorizzato l’utilizzo di un richiamo acustico che riproduceva, in modo artificiale, il canto degli uccelli, così da attirarli e abbatterli.
“Il registratore, un strumento dal costo elevato che si aggira sui 1000 euro, è munito di amplificatore del suono ed era occultato sopra una pianta posta di fronte all’appostamento fisso – spiega il comandante della Polizia provinciale Michele Pellegrini – Veniva usato attraverso un telecomando in possesso di uno dei due cacciatori”. Vista la flagranza di reato si è proceduto al sequestro delle armi, delle munizioni, del registratore e di tutta la selvaggina abbattuta. Ai due cacciatori sono state elevate anche alcune sanzioni amministrative per l’utilizzo di richiami vivi non regolarmente detenuti.
Dall’inizio della stagione venatoria e fino ad oggi, sono 15 le sanzioni amministrative elevate dalla Polizia provinciale, che nell’ambito delle attività di competenza, con particolare riferimento alla vigilanza ambientale, dedica da molti anni particolare attenzione all’attività di controllo sul regolare svolgimento della caccia. Costante è il controllo di tutto il territorio provinciale soprattutto per la sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione al rispetto delle distanze di sicurezza prescritte dalla legge da immobili e vie di comunicazione e agli atti di bracconaggio.