Buskers, prorogato il vecchio regolamento

L'apertura del Consiglio comunale di ieri non prometteva buone nuove per i buskers, in attesa di un nuovo regolamento da tre anni. L'assenza dell'assessore Biagiotti aveva fatto sorgere in molti consiglieri di svariate forze politiche il sospetto di un tentativo di insabbiamento della questione. "Un comportamento inaccettabile", hanno tuonato De Zordo e Grassi, tornati ancora una volta a invocarne le dimissioni. "Sara Biagiotti persevera nel sottrarsi a un dibattito aperto in Consiglio. L’ha fatto altre volte e per oggi, cosa ancor più grave, ha annunciato la sua non meglio giustificata assenza dopo che la sua presenza era stata espressamente richiesta, e garantita dal presidente del Consiglio, alla riunione dei capigruppo di giovedì scorso".

Questo il contenuto del comunicato al fulmicotone pubblicato a pochi minuti dalla riunione. Un'assenza pesante, quella dell'assessore, viste le decisioni su cui è chiamata a esprimersi, che certo non riguardano soltanto il regolamento sugli artisti di strada: tra gli ordini del giorno in bilico, infatti, anche il rinnovo degli operatori dello spettacolo viaggiante e la questione movida. "Biagiotti continua a non sapere o voler risolvere problemi che riguardano posti di lavoro e buona convivenza in città. Vorremmo che facesse ciò per cui è pagata, assumendosi le sue responsabilità", ha ribadito poi Ornella De Zorzo. Prevedibile, per quanto non scontata, l'esultanza degli artisti di strada presenti in aula. L'assenza dell'assessore, tuttavia, se ha delineato più nettamente i contorni del dubbio che i vari provvedimenti che ha in carico siano a un punto morto, non ha impedito la temporanea riabilitazione dei buskers. Caldeggiato da Spini e accolto dalla maggioranza dei presenti, è stato infatti approvato l'atto di riesumazione del vecchio regolamento, scaduto e mai rinnovato. L'emendamento all'ordine del giorno votato il 3 febbraio, che prevedeva un accordo a tre inutili mesi, conferma e proroga i vecchi atti concessori, la cui scadenza si era tradotta in divieto a lavorare per decine di artisti. Meglio di niente? Punti di vista. Da oggi l'arte di strada non è più fuorilegge e saranno in molti a poter tornare a esibirsi sotto il sole o, più semplicemente, a poter lavorare. La proroga si spalmerà su tutto il tempo necessario alla giunta per votare il nuovo regolamento.

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