Ora la sede è ufficiale. Leonard Bundu difenderà il titolo europeo dei welter a Roma il 6 aprile. Il balletto delle sedi, dunque, è finito. La prima sede indicata era stata Firenze. Poi Brescia, poi Torino. Pure Scandicci si era proposto forte del suo palazzetto di oltre duemila posti. In questa frenetica rincorsa alla fine ha prevalso la capitale. Un epilogo amaro di questo balletto delle sedi per gli appassionati della boxe non solo fiorentini. Tra l’altro ogni volta che Bundu ha combattuto a Firenze al Mandela Forum del Campo di Marte sono arrivati sempre oltre 4mila spettatori. Esclusa la squadra di calcio viola, nessuna disciplina sportiva a Firenze riesce ad attirare un numero così alto di spettatori.
Comunque nessun rimprovero a Mario Loreni che organizza questo attesissimo evento perchè lui aveva scelto Firenze. Nello stesso tempo aveva firmato un contratto con Sky per trasmettere in diretta il match in una data inamovibile cioè il 6 aprile. Purtroppo quel giorno il Mandel Forum è occupato dai campionati italiani di ginnastica. Ci sono stati dei tentativi di “liberare” l’impianto sportivo del Campo di Marte, ma con esito negativo.
Dunque il campione fiorentino, imbattuto con 29 vittorie di cui 9 prima del limite, salirà sul quadrato romano del Teatro Tendastrisce in Via Perlasca contro lo sfidante ufficiale il polacco Rafal Jackiewicz che vanta un ruolino di marcia con 42 successi di cui 21 per k.o. e 10 sconfitte.
Bundu si presenterà dopo aver difeso volontariamente ben tre volte la sua corona continentale conquistata nel 2011. Prima contro Antonio Moscatiello, poi contro Stefano Castellucci entrambi messi k.o. a metà match; infine contro il francese Ismael El Massoudi liquidato addirittura al primo round.
Il polacco Jackiewicz è reduce da un pari conseguito ad Amburgo contro il britannico Rick Godding; mentre nel match precedente aveva battuto Luca Pasqua.
Se dovesse confermarsi ancora una volta campione europeo anche in questo “storico” incontro molto probabilmente per Bundu ci sarà l’opportunità di combattere per un titolo mondiale a New York.
Franco Calamai