Firenze – Dopo la legge nazionale del 2017 sul bullismo e il cyberbullismo, adesso arriva anche una proposta regionale. A chiederla i giovani rappresentati del parlamento toscano degli studenti, promotori di questa iniziativa di legge i consiglieri Dem Ilaria Giovannetti prima firmataria, Stefano Scaramelli presidente della commissione Sanità e Politiche Sociali e Vittorio Bugli assessore regionale alla presidenza.
La proposta di legge ha già iniziato il suo iter e i consiglieri proponenti sperano di vederla approvata entro fine anno.
«Questa proposta – ha spiegato Ilaria Giovannetti – nasce proprio dai giovani che, attraverso il Parlamento regionale degli studenti ci hanno posto qualche tempo fa il problema di arrivare a una normativa toscana. L’obiettivo era quello di allargare il perimetro delle azioni a tutti i luoghi della società dove i ragazzi e le ragazze vivono e si confrontano con la loro realtà. Quindi non solo la scuola, ma anche la pratica sportiva, l’associazionismo e, naturalmente, la rete internet ed il mondo dei social network”
Nove articoli per dire mai più bullismo e cyberbullismo che saranno finanziati con 50 mila euro per il primo anno, ma con la previsione di altri stanziamenti nel 2020 e 2021.
La proposta di legge contiene interventi finalizzati a promuovere azioni di prevenzione e di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo con particolare riferimento alle scuole, ai luoghi di aggregazione giovanile, anche di ambito sportivo, con l’obiettivo primario di tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica degli studenti e dei loro contesti di vita.
«La sfida è essenzialmente di carattere culturale. Vuol dire aprire una breccia dentro un tema che molte volte non si vuole affrontare, e farlo con una legge in una regione come questa è importante – ha detto Stefano Scaramelli – Il fatto che una proposta come questa arrivi dalla più giovane consigliera del Consiglio è un bel segnale. Merito quindi ad Ilaria Giovannetti e grazie a Vittorio Bugli che ci ha messo la copertura finanziaria”.
Sono previste quattro tipologie di azioni che la Regione promuove e sostiene: l’attivazione di programmi di formazione per il personale scolastico ed educativo le azioni svolte direttamente tra i minori attraverso la metodologia della educazione tra pari; le azioni rivolte ai minori e alle famiglie finalizzate all’uso consapevole degli strumenti informatici e della rete internet; le azioni di monitoraggio del fenomeno del bullismo, in tutte le sue manifestazioni, compreso il cyberbullismo e dell’efficacia delle misure di contrasto realizzate. Gli strumenti che consentiranno la realizzazione di queste azioni sono: la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e di informazione rivolte agli studenti e alle loro famiglie in ordine alla gravità del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e delle sue conseguenze; l’organizzazione di corsi di formazione, rivolti a gruppi di studenti finalizzati alla creazione di occasioni di ascolto e confronto all’interno delle proprie classi in modo da rendere gli studenti veri protagonisti attivi nel percorso di prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo; i programmi di formazione per il personale scolastico ed educativo volti all’acquisizione di tecniche pedagogiche e di pratiche educative
«La Regione Toscana – ha detto Vittorio Bugli – ha già proprie azioni di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Ma non vi è dubbio che il fenomeno ha assunto una tale dimensione che vi fosse il bisogno di dotarci di una norma di riferimento a livello regionale. Appare evidente che non vi è famiglia, ormai, che direttamente o indirettamente abbia a che fare con episodi del genere. Ringrazio la consigliera Giovannetti per aver portato avanti questa proposta che ha il merito da una parte di tenere accesi i riflettori sul fenomeno e, di provare a coordinare i diversi settori sia della struttura regionale che della società che operano su questi temi”.
La proposta di legge prevede anche l’istituzione del “Comitato regionale per la lotta al bullismo e al cyber bullismo”, con funzioni propositive nei confronti della giunta toscana.