Unindustria Reggio Emilia ha realizzato la ricerca dal titolo “Reggio Emilia produce. Il contributo delle imprese alla comunità”, che è stata illustrata nel corso dell’evento “2018: L’Impresa come infrastruttura sociale”, tradizionale momento di confronto e riflessione degli Industriali dedicato alle prospettive e alle attese per il prossimo anno.
In sintesi: le cifre chiave.
Le aziende reggiane analizzate hanno sviluppato nel 2015 un fatturato aggregato di 18 miliardi di euro (importo di una media manovra finanziaria nazionale), generato per il 75,8% da medie e grandi imprese.
La ricchezza netta prodotta è stata di 4,3 miliardi.
Il settore con peso maggiore rimane la metalmeccanica, seguito da alimentare, ceramica, abbigliamento e costruzioni.
Le imprese reggiane hanno pagato stipendi per 2 miliardi di euro, versato 615 milioni di oneri sociali e accantonato 134,7 milioni (TFR e/o previdenza integrativa).
Oltre i tre quarti del valore aggiunto generato viene ripartito ai lavoratori dipendenti (salari al lordo delle imposte sui redditi, contributi sociali e previdenza).
La quota di gettito fiscale è stata di 928 milioni, considerando 378 milioni per le imposte a carico delle aziende e 550 milioni di imposte sul reddito a carico dei dipendenti per i salari.
Di questi 928 milioni, circa 91 milioni sono la quota della fiscalità locale e regionale, che viene versata direttamente agli enti locali.
Il tasso di disoccupazione rilevato nella provincia reggiana nel 2016 è pari al 4,7%, il secondo più basso in Italia dopo Bolzano.
Quasi un posto di lavoro su tre nel nostro territorio è generato dal settore industriale.