Probabilmente neppure gli amministratori del Comune di Reggio Emilia si sarebbero aspettati un consenso così ampio, tanto da uscire tra gli applausi (!). Troppo attesa, e troppo a lungo, cioè da almeno 35 anni, un lasso di tempo enorme nel quale la popolazione della frazione è passata da 1.500 a oltre 7.000 abitanti, la Bretella di Rivalta, perché anche i più incontentabili lasciassero spazio a perplessità e mugugni. All’assemblea pubblica convocata a Rivalta per illustrare ai cittadini i progetti del Ducato Estense e della desiderata Bretella, si sono presentati il sindaco Luca Vecchi, gli assessori Mirko Tutino e Valeria Montanari, l’arch. Massimo Magnani e il tecnico comunale Ermes Torreggiani. Sala della Casa della Partecipazione gremita da oltre 150 persone, di cui quasi la metà rimasta in piedi per esaurimento sedie. Agli interventi degli amministratori pubblici ha fatto seguito infatti un ampio dibattito, nel quale i giudizi favorevoli hanno completamente surclassato quelli critici, uno solo, in realtà, di un cittadino abitante a Baragalla e dunque non un rivaltese in senso stretto.
Il volto di Rivalta sarà trasformato in meglio, nei prossimi anni, da due operazioni infrastrutturali: la risistemazione del Parco e della Reggia di Rivalta, nell’ambito del progetto del Ducato Estense, e le due “bretelline” che avranno la funzione di spostare più a est il traffico della frazione, facendo finalmente respirare Rivalta.
Il progetto del Ducato Estense, 14,5 milioni di finanziamenti (8,8 milioni al Parco e alla Reggia di Rivalta, 700.000 euro al Mauriziano e 5 milioni alle “Passeggiate”) stanziati dal Ministero Beni Culturali, è stato presentato dall’arch. Massimo Magnani. L’affidamento è parte di uno stanziamento complessivo di circa 70 milioni, che in gran parte saranno destinati alle ex-capitali del Ducato, Modena e Ferrara.
Il progetto, ripetutamente bersagliato da una parte dell’opinione pubblica a da alcuni organi di stampa con argomentazioni ai limiti del grottesco (“Avreste dovuto usare i soldi per riempire le buche!” e “Sembrano le piazze di Stalingrado” le critiche più risibili ), è, al contrario, di grandissimo valore culturale, storico e paesaggistico e farà di Rivalta uno dei quartieri più attrattivi della città. “Il Palazzo Ducale di Rivalta nel ‘700 era una delle 7-8 regge più belle di Italia” ha dichiarato Magnani “E’ coevo a Venaria, e alla sua progettazione hanno lavorato gli stessi progettisti attivi anche alla Reggia di Colorno”.
Magnani ha illustrato i progetti di rifacimento di Piazza Gioberti (“Lì gli Estensi tenevano le cerimonie pubbliche”, ha detto) e di piazza Roversi (“Dove invece a quell’epoca c’erano solo ciottoli”), ricordando che di fatto le due piazze fino a oggi sono state utilizzate come spartitraffico e meritano finalmente di essere valorizzate. La ristrutturazione riguarderà anche Viale Umberto I, attraverso il quale si compirà il collegamento con il Parco delle Caprette per arrivare al Parco e alla Reggia di Rivalta, la cui progettazione sarà assegnata tramite un Bando Europeo. “Tornerà ad essere uno dei parchi più belli d’Italia” ha promesso il sindaco.
La gestione del Parco e della Reggia prevede il coinvolgimento del Politecnico di Milano e continuerà a vedere all’opera la collaborazione tra Comune e “Insieme per Rivalta”, l’associazione di volontariato impegnata in attività di animazione che nelle scorse estati hanno convogliato migliaia di Reggiani nell’area della Reggia.
Nella seconda parte della serata sono stati illustrati i dettagli dell’agognata Bretella di Rivalta, che in realtà saranno due.
Il nuovo tracciato devierà verso est, con una rotonda all’altezza del PEEP, il traffico proveniente dalla montagna, poi con una curva a sinistra lo indirizzerà su via Bedeschi, subito fuori dall’agglomerato di case rivaltesi, e da lì lo porterà verso Canali dove, prima di via Tassoni, una seconda rotonda, approvata negli ultimi giorni dalla Sovraintendenza di Bologna, che fino a poco tempo fa aveva autorizzato solo un’intersezione a T, lo collegherà attraverso una seconda bretellina alla Tangenziale Sud-Est.
“Il costo complessivo di entrambe le bretelline, inclusa quella che sarà cantierata dalla Provincia ma sempre grazie al finanziamento del Comune, sarà di 5 milioni di euro, forse qualcosa in più – ha aggiunto Luca Vecchi “E per sostenerlo accenderemo un mutuo. Possiamo permetterci di farlo – ha specificato il sindaco – perchè Reggio Emilia è un comune virtuoso, e il debito procapite di ogni reggiano, calato del 70% negli ultimi 10 anni è di 383 euro a testa. Per fare un esempio – ha aggiunto il primo cittadino – il debito procapite dei Torinesi è di circa 3.000 euro a testa”. “E’ un investimento importante, interamente a nostro carico, che per le sue dimensioni non saremmo in grado di ripetere in altre zone della città – ha chiosato il sindaco – Ma lo facciamo qui perchè da molti anni questo è un punto acuto di sofferenza per Reggio Emilia”.
Su via Repubblica saranno installati dissuasori e la velocità sarà rallentata, al fine di disincentivare l’attraversamento delle auto.
I tempi di realizzazione sono stati delineati dall’assessore Mirko Tutino. “Prima approveremo il progetto preliminare in giunta, poi, tra la primavera e l’estate, invieremo le lettere per gli espropri, quindi ci saranno 3 mesi per le osservazioni di privati e associazioni, infine il Comune farà le controdeduzioni. Il nostro obiettivo – ha detto Tutino – è assegnare l’appalto entro il 2018. La finalità dell’opera, che sarà integrata anche da una nuova pista ciclabile, è togliere traffico dalla frazione”.
I tanti interventi provenienti dal folto pubblico, tra i quali anche quello del consigliere comunale rivaltese Giorgio Campioli, hanno messo l’accento sulla necessità di integrare l’opera con interventi di mitigazione, come le barriere antirumore, con l’imposizione del divieto di transito agli autoarticolati, con l’allargamento di parte di via Bedeschi, e con la costruzione di nuovi marciapiedi. I pochi che hanno sollevato dubbi sulla capacità dell’opera di risolvere completamente il pluridecennale problema degli ingorghi a Rivalta hanno comunque convenuto, in base al principio “l’ottimo è nemico del buono”, sull’assoluta improcrastinabilità della Bretella.E’ chiaro a tutti, infatti, che sarebbe velleitario e suicida continuare a inseguire il vecchio sogno di una grande tangenziale che collegasse la Sud-Est direttamente a Puianello, sia per la totale opposizione del Comune di Albinea, sia per i costi esorbitanti (almeno 40 milioni in più) di una infrastruttura del genere: l’unico risultato sarebbe quello di procastrinare di altri 20 anni qualsiasi intervento sulla viabilità nella frazione E allora forse stavolta è la volta buona, forse presto anche Rivalta avrà finalmente la sua Bretella.
SC