Presepe decisamente d’attualità scenografica, ma anche carico di tragedia e di pietà, nella chiesa di Santa Maria Nascente a Brescello. Dalla mezzanotte di Natale, Gesù Bambino nella grotta ha le sembianze del piccolo Aylan Kurdi, il bimbo siriano di tre anni morto insieme al fratellino Galip di 5 anni e alla mamma nel mare dell’Egeo tra Turchia e Grecia, mentre fuggiva con la famiglia dagli orrori della guerra in Kurdistan. L’idea non è venuta solo al parroco locale don Evandro Gherardi; diversi presepi allestiti in Italia hanno infatti la stessa tematica con la foto o le sembianze del piccolo Aylan.
Il Bambinello della chiesa di Don Camillo è riverso, ha i pantaloncini blu e una maglietta rossa, come fu trovato de fotografato nella spiaggia di Budrum in Turchia: la commovente quanto terribile immagine del corpicino senza vita portato dal mare ha fatto il giro del mondo, suscitando una ondata di sdegno in tutto l’Occidente.
La statuina di Aylan Kurdi è stata realizzata in gesso e dipinta dall’artista Mario Cagnolati. La scelta di un Bambinello vittima dell’infamia della guerra e dal cuore di pietra degli uomini, ha fatto discutere suscitando ma dal giorno di Natale il presepe di Brescello, situato alla sinistra dell’entrata della chiesa, è diventato meta di un vero pellegrinaggio.