La scossa/1Forte colpo di terremoto. Trema il Nord, paura a Reggio

Forte scossa di terremoto poco dopo le 9. Il sisma, di magnitudo 4,9 ha avuto epicentro in provincia di Reggio, a una profondità di 33,2 chilometri e ha interessato una vasta area del Nord Italia. Secondo quanto accertato dall’Istituto di Geofisica, i comuni più vicini all’epicentro sono Poviglio, Brescello e Castelnovo Sotto. La scossa è stata avvertita nelle province di Mantova, Parma e Reggio, in Veneto e in Lombardia. La terra ha tremato per circa 10 secondi. L’Istituto di Geofisica l’ha registrata alle 9,06 e l’ha definitiva significativa. Un’altra scossa, di magnitudo 2,3, è stata registrata, alle 9,24, nella pianura Padana, sul versante Lombardo. L’evento è stato localizzato ad una profondità di 25,7 chilometri. Le località più prossime all’epicentro sono Pomponesco e Viadana, in provincia di Mantova; Boretto, Brescello, Castelnovo di Sotto, Gualtieri, Poviglio. Paura in città e nei comuni vicini all’epicentro: molta gente si è riversata in strada, sia dalle abitazioni che dagli uffici. Presi d’assalto i centralini delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Scuole evacuate, lievi danni all’edificio che ospita le elementari di Bagno e alla chiesa di Brescello, che è stata transennata. Verfiche in corso sugli edifici. Un’altra scossa di magnitudo 3.5 è stata registrata alle 18,43.

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Non ci sono danni rilevanti

La Prefettura non ha ricevuto al momento segnalazioni di danni importanti: sono caduti calcinacci dagli edifici e la rete di telefonia mobile è rimasta intasata per alcuni minuti: sono state numerose infatti le telefonate al centralino dei vigili del fuoco. Sono in corso ricognizioni nelle aree dove il sisma è stato avvertito, in coordinamento con l’Amministrazione provinciale, Comuni, vigili del fuoco, forze dell’ordine e protezione civile. E’ confermato al momento, anche dopo ulteriori riscontri, che non sono segnalati danni rilevanti, né feriti. Nei comuni più vicini all’ epicentro, quelli situati entro i dieci chilometri, si sono subito recate numerose pattuglie dei carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Guastalla, che hanno poi allargato i controlli su tutto il territorio reggiano. Il Comando della Legione Cc Emilia-Romagna, dopo le prime informazioni ricevute dal comandante provinciale, colonnello Giovanni Fichera, ha disposto l’invio di una colonna di rinforzo in supporto ai militari reggiani, impegnati nelle verifiche sul territorio, che continuano sotto il coordinamento del Prefetto Antonella De Miro. “Io ero in Comune, impegnato in una riunione – ha riferito il sindaco Graziano Delrio – quando abbiamo sentito la scossa di tipo ondulatorio. Ci siamo subito attivati, per ora le informazioni sono rassicuranti”.

Un terremoto profondo

E’ un terremoto abbastanza profondo, fra 25 e 30 metri, il terremoto di magnitudo 4,9 che questa mattina ha colpito la Pianura Padana. Il terremoto è legato ai movimenti della placca Adriatica, che si estende sotto l’area della pianura Padana e si deforma verso Sud, per poi scendere sotto l’Appennino, spiega il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il terremoto di magnitudo 4,9 registrato questa mattina è avvenuto nella zona in cui la placca Adriatica scende sotto l’Appennino, mentre i terremoti avvenuti ieri sera si sono concentrati nella zona del Veronese, dove la placca Adriatica spinge per scendere sotto le Alpi. Entrambe le zone di confine con queste catene montuose sono considerate dai sismologi zone di pericolosità moderata, sebbene vicine a zone di pericolosità maggiore, come quelle nelle quali comincia la catena montuosa. Sia a causa della profondità, sia perché è avvenuto sulla placca Adriatica, il terremoto di magnitudo 4,9 avvenuto le Reggiano è stato avvertito in una zona molto estesa. La placca Adriatica è infatti caratterizzata da una rigidità che favorisce la propagazione dell’energia. Gli esperti mettono in guarda sulla possibilità che si verifichino altre scosse.

Treni rallentati

Rallentamenti a partire dalle 9.15 sono stati segnalati dalle Ferrovie dello Stato fra Bologna e Milano, sia sulla linea convenzionale sia sulla linea Alta Velocità, per consentire le verifiche sullo stato delle infrastrutture dopo la seconda scossa avvertita nel Reggiano. In totale sono rimasti coinvolti tre treni regionali e quattro Eurostar, con ritardi compresi fra 20 e 30 minuti. Intanto è ripresa gradualmente alle 6 la circolazione dei treni sulle lineeBologna-Verona e Modena-Verona, sospesa dalla mezzanotte per consentire le verifiche tecniche dopo la forte scossa di terremoto registrata in provincia di Verona. Quattro in totale i treni regionali cancellati e ritardi compresi fra 10 e 90 minuti per altri nove convogli.



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