Breaking newsFesta grande al PalaBigi, la Trenk torna in serie A

Ha dovuto sudare fino all’ultimo secondo di gioco ma, alla fine, la Pallacanestro Reggiana centra il ritorno nella massima serie dopo cinque anni d’attesa e al termine di una stagione piena di sofferenze e tante soddisfazioni che sarà difficile ripetere negli anni a venire. Al suono della sirena finale della gara vinta contro Imola, tutto il pubblico del Palabigi ha invaso il parquet di gioco abbracciando e festeggiando tutti i giocatori, Menetti compreso, e sfogando tutta la propria gioia nelle urla e nei cori che accompagnano la meritatissima consegna del trofeo di Legadue, alzato al cielo da Robinson e compagni davanti ai propri tifosi. Una conquista di tutti, dagli uomini scesi in campo ogni domenica al mister fino alla società e al patron Landi che ha sempre sostenuto la squadra anche e soprattutto nei momenti più difficili.

Difficile come la serie di sconfitte esterne nel girone di ritorno che sembrava non finire mai e rovinare la straordinaria prima parte di stagione disputata dalla Trenkwalder alla quale, invece, i biancorossi hanno risposto con coraggio e personalità con la prepotente affermazione a Sant’Antimo, da molti considerata la svolta decisiva per la conquista della promozione in serie A. Il Palabigi, anche oggi, si è dimostrato il vero punto di forza di questa squadra che non ha mai perso davanti al proprio pubblico e dalla cui spinta ha trovato la forza e la decisione per risolvere le situazioni più complicate. Quella di oggi, per esempio, con un Imola sempre avanti per più di metà gara e che sembrava voler rovinare la festa in casa agli uomini di Menetti, la cui superiorità fisica e tecnica è venuta fuori nei minuti finali e non ha lasciato scampo nemmeno ai volenterosi emiliani. Protagonisti della vittoria due delle rivelazioni più belle di questa stagione, Michele Antonutti e Riccardo Cervi che hanno tenuto a galla i compagni quando il traguardo sembrava scivolare via lentamente dalle mani ed i tifosi più accaniti erano sull’orlo di una crisi di nervi. I due giocatori si mettono però in coda ai grandi protagonisti di questo trionfo biancorosso, gli americani Robinson e Taylor che con le loro prestazioni hanno trascinato la squadra quasi ogni domenica; quando Dawan non c’era ecco pronto Donell che sopperiva alla giornata nera del compagno e viceversa, a formare forse il miglior duo dell’intera Legadue. Una conquista comunque di tutti, da quelli sempre presenti  come Chiacig, Slanina, Filloy, Frassineti a quelli meno utilizzati, come i giovani Pini, Veccia e Viglianisi ai quali Menetti ha concesso purtroppo poche chance. Un Max Menetti al quale, però, poco si può rimproverare avendo saputo guidare alla perfezione una corazzata del genere ed a gestire con abilità i momenti più delicati. Complimenti anche al direttore sportivo Frosini che ha sopperito all’infortunio di capitan Valenti con gli acquisti azzeccati di Ruini ed Antonutti che hanno dato alla rosa il salto di qualità per poter approdare nella massima serie. E complimenti alla società, capace di passare da una stagione in cui ha rischiato la retrocessione ad una da vera ed assoluta dominatrice. Bentornata Trenkwalder, la serie A ti aspetta.

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