E’ il caso di dirlo: è stata una vera e propria sfacchinata. Ma alla fine, dopo un tour (altro che quello di Ligabue) di 16 ore, iniziato ieri mattina alle 8.00, in Regione attorno alle 5.30 è stato firmato l’accordo nella vertenza Snatt-Gfe che dura da settimane e settimane ed aveva portato a clamorose iniziative di proteste.
Come l’ultima, il presidio-bivacco permanente tra la Ghiara e la sede della Provincia. Chi ha agito in modo paziente e certosino, lontano dai riflettori ma non meno determinato dei lavoratori indiani disposti anche allo sciopero della fame e della sete, è stato il vicepresidente provinciale Pier Luigi Saccardi. Che non ha mollato la presa fino a quando tutti o quasi sono stati messi d’accordo.
185 facchini della Gfe erano stati messi a casa dalla committente Snatt che non aveva voluto applicare loro il contratto nazionale di lavoro votato dai dipendenti, stracciando il contratto con Gfe e riassegnandolo a due nuove coop con condizioni contrattuali inferiori. Ora l’accordo finale. Cgil ha consultato i lavoratori (ma erano presenti solo in 76) prima dell’ultimo via-libera. L’accordo prevede 80 assunzioni immediate, 30 già avviate e 10 collocazioni in sedi diverse. Coloro che hanno guidato l’ala più intransigente non erano ancora soddisfatti ma l’impressione è che di meglio questa volta proprio non si sarebbe potuto fare