Braccianti al nero per raccolta olive, due arresti con l’accusa di caporalato

Firenze – I primi accertamenti ricostruirebbero una situazione di degrado assoluto del lavoro. Infatti, i braccianti che ieri sono stati intercettati in provincia di Firenze dalla Guardia di Finanza, avrebbero lavorato per 3,50 euro l’ora, oppure, visto che si trattava di raccogliere olive, a 30 euro per ogni 10 chili di frutti raccolti. I turni di lavoro, 11 ore. In alcuni casi sarebbero anche stati minacciati, per intimorirli e impedire loro di rivolgersi alla polizia. E’ stata la Guardia di Finanza a sorprendere due uomini, uno di 39 anni, pakistano, e uno di 36 anni, italiano, mentre, in Provincia di Firenze e alla guida di due pulmini, stavano trasportando braccianti di nazionalità straniera, che, secondo l’accusa, sarebbero stati avviati al lavoro al nero in alcune aziende agricole, che necessitavano di raccoglitori di olive. I due sono stati arrestati ieri, in flagranza, per il reato di caporalato.

La Fiamme Gialle li hanno bloccati uno nel comune di Empoli, l’altro in quello di Montespertoli, sempre in provincia di Firenze. Sui pulmini i militari hanno trovato 15 cittadini stranieri, nazionalità pakistana e bengalese. Sembra che fossero fatti alloggiare in due case di campagna prive di acqua e riscaldamento, da tempo abbandonati e fatiscenti, in condizioni igienico sanitarie precarie e in situazione di sovraffollamento.

 

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