Firenze – L’inchiesta per bancarotta che sta svolgendo la procura di Firenze sul dissesto finanziario della casa di moda Braccialini vede oltre 25 indagati, fra cui i membri dei Cda in carica tra 2011 e 2014 e i sindaci revisori nello stesso periodo, oltre a Riccardo e Massimo Braccialini.
L’accusa principale è di bancarotta societaria da falso in bilancio e secondo le indagini della guardia di finanza riguarda i bilanci relativi agli esercizi chiusi nel 2011, 2012, 2013 e 2014.
Sarebbero indagati anche gli amministratori del cda in carica quando l’azienda fece richiesta di concordato preventivo, ma con ipotesi di reato diversa, in quanto in questo caso si tratterebbe di bancarotta semplice per aggravamento del dissesto finanziario in atto. Braccialini avrebbe cumulato un passivo di 37 mln di euro. Il 6 maggio 2016 il cda decise di chiedere il concordato. Dal 2017 la società Graziella Group ha acquisito il ramo d’azienda con i marchi Braccialini e Tua.