Firenze – Il Pugilato va a teatro. Oggi c’è la riscoperta del pugilato, la boxe o la noble art, che è uno degli sport più antichi del mondo sta riempiendo le palestre di tutta Italia e adesso anche il teatro. Dopo l’edizione scorsa al Mandela Forum, la Boxe night Florence 2019 del 6 febbraio, presentata stamani a Palazzo Vecchio, si svolgerà in una location eccezionale e comunque non è una idea nuova. Infatti, il Teatro Verdi ha visto, già negli anni ’30 i primi incontri di pugilato a Firenze.
L’evento del 6 febbraio sarà incentrato sul main event della semifinale per il titolo Ebu dell’Unione Europea 6 round, Dragan Lepei, campione Italiano Supermedi che sfiderà il campione Gerard Ajetovic. Ma la kermesse presenterà inoltre un importante sottoclou di livello con tutti pugili del territorio con l’ottica di valorizzare esperienza e crescita tecnica di ragazzi cresciuti nelle nostre palestre.
Il primo match di categoria Cruiser combatterà Giustini Eduardo del Boxing Club Firenze contra Milos Pavicevic. Il secondo match sarà Giorgetti Jovan anche del Boxing Club Firenze contro Fathe Benckorichi. Poi Catalin Ionescu del Boxe Padariso si duellerà in 6 round con Tiganas Dionisie. Ancora nella categoria Crusier combatterà Cappelli Pietro con licenza straniera contro Drazan Janjanin. Infine, prima del main event avrà luogo anche il finale trofeo delle cinture wbc/fpi pesi Piuma tra Marco Scalia e Christopher Mondogno.
Andrea Vannucci, assessore allo Sport si è mostrato entusiasta: “Siamo tutti in attesa, è un evento che assegna una nuova era, una nuova forma nel costruire riunioni di pugilato di alto livello in spazi assolutamente interessanti come il Teatro Verdi che è un teatro bellissimo. È un evento che si inserisce in una tradizione: tre anni fa il pugilato ha avuto luogo in Sala d’arme di Palazzo. Sono contesti architettonicamente e storicamente bellissimi che attraverso la presenza dello sport, della nobile arte, possono essere valorizzati. Il Teatro Verdi aggiunge sicuramente un elemento di curiosità anche per il pubblico non magari naturalmente appassionato dal pugilato. Abbiamo voglia di vedere in questi luoghi i grandi talenti del territorio e speriamo di portare a casa la cintura.”
Ma la nobile art e i suoi talenti non si legano solo a nobili luoghi, si prestano anche a un nobile scopo, cioè alla forma di terapia che sta al centro dell’Associazione ‘’Un gancio al Parkinson’’, nata dall’intuizione del Dr Maurizio Bertoni. Parkinson è una malattia che causa un irrigidimento generale della muscolatura con diminuzione della stabilità posturale, tremore e rallentamento nei movimenti.
Ma come ha dichiarato Bertoni: ‘’Un recente studio dell’Università di Indianapolis, pubblicato su Physical Therapy, riporta una ginnastica specifica, che in qualche modo si richiama all’allenamento del pugilato, migliora la qualità di vita di pazienti affetti dal Morbo di Parkinson anche di grado medio-grave. Si sviluppano la coordinazione dei movimenti, soprattutto tra braccia e gambe, e l’armonia muscolare che permette più equilibrio. Bastano due sedute a settimana per mantenere i movimenti più fluidi e sicuri e rallentare così la progressione della malattia.’’
‘’Anche dal punto di vista psicologico si hanno dei miglioramenti’’ – ha spiegato ancora Bertoni – ‘’Il paziente si allena divertendosi: gli esercizi diventano quasi un gioco e durante la lezione il paziente quasi si dimentica la malattia, sentendosi inserito in una palestra frequentata da tanti atleti.’’
E questi pugili, a loro volta, sono pronti per la Boxe night Florence 2019 e garantiscono un grande spettacolo il 6 febbraio, alle ore 21.00, al Teatro Verdi di Firenze.