Botta e risposta fra Ortelli e Schettino

La lettera scritta dal capitano Francesco Schettino, come c’era da immaginare, non è rimasta senza strascichi polemici. In essa l'exa capitano della Concordia ringraziava i Gigliesi per il trattamento riservatogli in occasione della sua visita all'isola, durante la quale è tornato a bordo del relitto. Nella giornata di oggi, martedì 4 marzo, il sindaco del Comune di Isola del Giglio, Sergio Ortelli, è infatti intervenuto per puntualizzare che i Gigliesi, piuttosto che accogliere con affetto quello che è indagato come il principale responsabile del naufragio della Costa Concordia, lo hanno ignorato. “La lettera di Schettino ai gigliesi – ha spiegato il primo cittadino – è fuori luogo perché non gradita e soprattutto inverosimile laddove asserisce che i gigliesi lo stimano. Niente di più falso. Che l’accoglienza e l’ospitalità siano  i tratti distintivi dell’animo della mia comunità è fuori dubbio e lo abbiamo dimostrato nel momento del bisogno, ma il resto è assolutamente privo di ogni fondamento”. I Gigliesi, ha proseguito, non provano che “rabbia” per i responsabili del naufragio che ha causato la morte di 32 persone (piu’ quella di un sommozzatore spagnolo che lavorava nel cantiere per la rimozione del relitto) e una ribalta mediatica della quale l’isola dell’Arcipelago toscano avrebbe fatto volentieri a meno. “La gente dell’isola – secondo Ortelli – ha mostrato indifferenza nel suo passaggio ma non si è opposta al suo arrivo perché non ha mai negato a nessuno il diritto di difesa pur consapevoli che l’ex comandante ha una grande responsabilità per quanto è accaduto”. Il Giglio, in sostanza, merita chiarezza da parte della Magistratura – ha concluso – piuttosto che attestati di stima da parte di Schettino. Insomma, per i Gigliesi le scuse non bastano. Si dovranno, piuttosto, accertare le reali responsabilità di quanto accaduto la notte del 13 gennaio 2012.

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La controreplica di Schettino, tuttavia, non ha tardato ad arrivare. L’ex capitano della Concordia ha ribadito che i Gigliesi lo hanno trattato con gentilezza e disponibilità durante il suo soggiorno sull’isola. Tracciare un’immagine “astiosa” dei cittadini del Giglio, ha proseguito Schettino, non giova alla reputazione dell’isola. E creare “eroi inesistenti e fazioni che offendono l’intelligenza ed il comune buon senso” ha poca importanza nell’accertamento della verità dei fatti. Una dura risposta ad Ortelli, dunque, quella del capitano della Concordia. Che non ha risparmiato nemmeno i media. Lo “show” mediatico che si sta continuando a fare attorno alla vicenda del naufragio, è stato denunciato, oltre che dai Gigliesi, anche da Schettino: “Di sicuro non ho voluto io la telecamera nel teatro a Grosseto, tanto è vero che ho richiesto di non essere ripreso, diversamente sarebbe stato un show per pochi interessati. Non sono io a volere le telecamere ad ogni udienza. Obiettivi puntati che puntualmente aspettano il mio arrivo e la mia uscita dal teatro”, ha dichiarato telefonicamente a Giglio News. Dopo l’invettiva contro un giornalismo che demonizza la sua figura, Schettino ha concluso ribadendo di essere salito sulla nave per raccogliere gli elementi necessari per la sua difesa ed augurandosi che l’accertamento della verità da parte della Giustizia possa avvenire in un clima di necessaria serenità.

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