Una lettera davanti al municipio di Boretto, non propriamente opera di professionisti del terrore. A firma di un sedicente gruppo di “Borettesi incazzati” arrabbiati col primo cittadino Massimo Gazza perché questi farebbe di più per gli extracomunitari che per i suoi concittadini locali.
Nel clima di questi giorni mitomani e allarmismo amplificano l’eco di un disagio a volte reale, a volte solo presunto. Gazza ha comunque utilizzato l’amato strumento di facebook per rendere nota la notizia e annunciare con ironia le sue contromosse: “Prendo spunto da uno scritto rinvenuto davanti alla porta del comune: ‘X Massimo Gazza venduto di merda! Non aiuti i borettesi dopo generazioni di tasse pagate! Ti vendi solo agli aiuti x gli extracomunitari!!! Gruppo borettesi incazzati. Aspettati vendetta. G.B.I.’ Premesso che non mi spavento per così poco, comunico agli scriventi che sono disponibile a tenere un corso di italiano sulla sintassi e che per il sindaco i cittadini che risiedono a Boretto sono tutti borettesi. Poi non perdo tempo nel replicare ad affermazioni insensate. Sono disponibili copie gratuite della Costituzione Italiana”.