Prato: dem divisi, problemi nella giunta. I riformisti respirano

Sciabolata a freddo della consigliera Guerrini contro la Sindaca

Prato – Che politicamente le cose in città non andassero proprio bene era apparso a tutti subito chiaro,quando,al momento del suo insediamento, la sindaca di Prato Ilaria Bugetti aveva a sorpresa tenuto per sé ben quattro deleghe di peso: istruzione, cultura, urbanistica e sport,(quest’ultima assegnata pochi giorni fa a Luca Vannucci già assessore al ramo dell’amministrazione a guida Biffoni ed affiancato da un tavolo formato da due consiglieri di maggioranza),scontentando così una bella fetta di elettorato politico che pure aveva contribuito alla sua elezione.

In quell’occasione fece le spese anche Gabriele Alberti, presidente uscente del Consiglio Comunale e candidato ufficiale almeno fino alla vigilia del voto dal Sindaco Biffoni, che fu impallinato dal suo stesso segretario Biagioni in virtù di un oscuro accordo dell’ultim’ora con i vertici nazionali. E oggi a quattro mesi dalle elezioni arriva come un fulmine a ciel sereno una vera e propria bordata firmata Martina Guerrini la consigliera Dem da sempre vicina alla sindaca Bugetti, che sulle pagine di un quotidiano nazionale ha sottolineato lo stallo dell’amministrazione comunale, “Serve adesso un dibattito franco nel mio partito”, a quanto pare per una serie di evidenti criticità in città,(sicurezza,traffico,spaccio, criminalità), e soprattutto per la poca operosità di alcuni assessorati assegnati, a suo dire, a personalità troppo giovani prive di esperienza o probabilmente dati in virtù “di logiche spartitorie di potere”. 

E fa anche i nomi e cognomi, la consigliera democratica: Maria Logli e Lorenzo Tinagli, ad esempio, entrambi provenienti dalla Segreteria di via Carraia. Quella realtà politica nelle cui stanze si muove ancora da segretario Marco Biagioni che però ad oggi indossa anche i panni di assessore, un ruolo che,come lui stesso aveva annunciato nel 2022, mai avrebbe accettato, perché entrare in giunta avrebbe significato ledere il principio di terzietà. Dunque a quanto pare un “de profundis” in piena regola della Guerrini rivolto a Biagioni e al suo inspiegabile doppio ruolo che giunge,(fortuita coincidenza?),a pochi giorni dall’uscita di Conte dal “campo largo”, l’idea politica del “tutti dentro”, cara alla segretaria Schlein per sconfiggere la destra meloniana, sostenuta nelle scorse elezione amministrative di giugno dal segretario Biagioni e coronata con un’assessorato alla pentastellata Bartalini.

E se dunque la consigliera Guerrini ha deciso di colorare di giallo,per protesta, il suo profilo Fb,che come lei stessa ha dichiarato ricorda la luce del semaforo,prima che scatti il rosso, vero è che le sue parole fanno probabilmente tirare un sospiro di sollievo ai riformisti dem. Nostalgici del Comune e tenuti lontani dalle decisioni nelle stanze del potere, ultimamente attaccati anche sui rischi del 5G, con il via libera ad una commissione studio,firmata dal presidente di Regione Giani, sulla relazione tra emissioni elettromagnetiche e patologie tumorali, vista con favore dai 5stelle di Galletti. Un “modus operandi” che però scatenò poche settimane fa la dura risposta del pratese Giacomelli, commissario Agicom,ed ex sottosegretario di Stato nel governo Renzi, che scrisse a Giani di “fake news” e di tentativi di destabilizzazione. Siamo dunque ad un fare e disfare di situazioni all’apparenza cristallizzate ma che sono invece il segnale di una politica quanto mai fluida e che risente a livello locale delle dinamiche nazionali.

Un anticipo insomma di quella che sarà una campagna elettorale non priva di colpi di scena e che nel Pd non si annuncia affatto scontata, per il ruolo delle diverse sensibilità politiche che si muovono dentro e fuori il partito. Mentre sullo sfondo  c’è la Multiutility, stoppata dal segretario regionale del partito Emiliano Fossi per la quotazione in borsa e che dovrà darsi gambe nei prossimi mesi purché, come ha spiegato Biffoni, ex sindaco di Prato e uno dei fondatori dell’idea multitutility, “non si tolga l’acqua dalla holding perché significherebbe rinunciare al progetto”. Posizioni che sembrano tradursi in un’operazione nuovamente in pasto alla politica, alle discussioni ed equilibri di partito. 

in foto: Martina Guerrini con lo sfondo giallo

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