Firenze – Nel 2015 si sono registrate ben 33mila sanzioni in più, anzi, per la precisione, 33.187, rispetto al 2014. Motivo, secondo i consiglieri comunali del gruppo Forza Italia, col capogruppo azzurro del Quartiere 1 Alessandro Delfino, le “porte telematiche killer”.
“L’incremento, grazie alle porte telematiche – spiegano Jacopo Cellai, Luca Tani, Mario Tenerani e Mario Razzanelli – è, in un anno, del 40 e talvolta del 50% in più rispetto al 2014, fino ad arrivare alla quota totale di 356.031; tra i 20 e i 28 milioni di importo sui 52 complessivi di proventi dalle multe. Benvenuti al multificio di Palazzo Vecchio”. I dati sono stati registrati dalla Polizia Municipale e riguardano gli accessi in ztl e in corsie preferenziali, comparati con quelli dell’anno precedente.
“Grazie all’apposizione dei display col semaforo agli ingressi in ztl da me proposta nel 2008, e diventata realtà con l’assessore Massimo Mattei nel 2011, i numeri delle sanzioni erano andati scendendo negli anni, ma dopo il pasticcio fatto con il settore ‘O’ in Oltrano, nel 2015 sono di nuovo schizzati in alto, con casi che dimostrano plasticamente il fallimento delle scelte della giunta Nardella. Basti un esempio per tutti: il telepass di piazza Tasso, che è passato dalle 4.415 violazioni del 2014 alle 8.335 del 2015, poco meno del 50% in più” spiega il capogruppo in consiglio comunale Jacopo Cellai.
Ed è sul tema “preferenziali” che mette l’accento il consigliere Luca Tani: “Con i cantieri della tramvia ne sono state cancellate moltissime, e anche quelle oggi attive e protette dai telepass sono un ‘colabrodo’, come dimostrano i dati delle multe: per quella di via Senese nel 2015 siamo a quasi 23mila sanzioni contro le 14mila dell’anno precedente. E riguardo alle preferenziali un altro dato clamoroso riguarda la porta di via Valfonda: nel 2012 132mila sanzioni. Dopo l’apposizione del display si è scesi fino alle 43mila del 2015. Per questo abbiamo presentato un emendamento al bilancio che chiede di destinare circa 200mila euro previsti per Sas alla realizzazione di display per tutte le corsie preferenziali cittadine. Se si fornisce una indicazione chiara agli automobilisti, non ci sono più scuse: chi passa e ‘becca’ la multa, merita la sanzione. Così invece si gioca sull’ambiguità del messaggio, e questo non è accettabile”.
Per quanto riguarda il consigliere Tenerani, invece, il problema ha anche carattere politico: “Non si può puntellare il bilancio grazie alle multe” .E anche il sistema di lavaggio delle strade segna un carattere critico, vale a dire “una gran confusione, con molti fiorentini che non riescono a capire le modalità, e intanto all’orizzonte compaiono nuovamente i carri attrezzi…”.
Torna sul significato politico dell’aumento delle multe Mario Razzanerli: “L’amministrazione comunale non può vantarsi di aumentare ogni anno gli incassi dalle multe, come se fosse un’azienda che ha incrementato il proprio fatturato”. Anche perché, argomenta Razzanelli, dovrebbe essere proprio il contrario: “Il vanto del Comune dovrebbe essere quello di riuscire nell’opera di prevenzione delle infrazioni, specie nelle corsie preferenziali che sono cruciali per il funzionamento dei mezzi pubblici”.
Il capogruppo al Q1 Delfino ha spiegato che “in Oltrarno il nuovo settore ztl ha creato e continua a creare grossi problemi. Gli abitanti dell’Oltrarno sono costretti a percorrere i viali per poter uscire dal centro: un’assurdità che si riflette nelle multe che spesso gli stessi residenti hanno preso per non aver capito il cervellotico funzionamento del sistema. Il Q1 ha chiesto di passare l’Oltrarno al settore ‘B’, noi proponiamo invece di tornare al vecchio settore ‘E’: così si risolverebbero, semplicemente, i problemi di mobilità di oltre mille residenti”.
Infine, le conclusioni di Cellai: “Intanto sull’efficacia dei display per i varchi ztl. Dalle 192 mila sanzioni del 2012 si era passati a 167mila nel 2013 fino alle 147mila del 2014. Oggi possiamo dire grazie alla confusione fatta col nuovo settore dell’Oltrarno se si è tornati a 185mila sanzioni nel 2015. Sono numeri destinati a crescere se non si interviene efficacemente sulla segnaletica alle porte. E poi, i cittadini dell’Oltrarno sono stati doppiamente beffati: limitati nella libertà di movimento col ‘gioco delle tre carte’ delle porte, e contemporaneamente privati del parcheggio di piazza del Carmine: una piazza ancora senza identità e la cui chiusura alle auto per adesso ha solo creato un problema in più ai residenti”.