A gennaio si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti del 2,3% in termini congiunturali, con un andamento positivo sia sul mercato interno (+2,7%) sia estero (+1,3%).
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 16,9%, con incrementi del 19,1% sul mercato interno e del 12,9% su quello estero (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di gennaio 2021).
Lo comunica l’Istat, sottolineando che su base mensile torna ad aumentare, dopo la flessione del mese precedente, raggiungendo il valore massimo dall’inizio della serie storica (gennaio 2000).
A spingere è soprattutto il settore energia: il fatturato del comparto, che include l’industria estrattiva di petrolio e gas e l’industria della raffinazione, è cresciuto del 49,6%.
In particolare, per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano rispetto a gennaio 2021 incrementi molto marcati per l’energia (+49,6%) e i beni intermedi (+27,1%), più contenuti per i beni di consumo (+8,7%) e i beni strumentali (+4,8%). Rispetto a dicembre 2021, sempre con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento per tutti i principali settori: i beni strumentali (+3,8%), l’energia (+2,9%), i beni intermedi (+2,7%) e i beni di consumo (+0,1%).
A febbraio 2022 i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,4% su base mensile e del 32,8% su base annua. Lo comunica l’Istat. I prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dello 0,4% su base mensile e del 6,8% su base annua; mentre i prezzi di “Strade e Ferrovie” aumentano dello 0,2% in termini congiunturali e del 5,7% in termini tendenziali.