A Bologna prosegue inesorabile la diaspora pentastellata. Avanti così e i fuoriusciti rischiano seriamente di superare i superstiti del M5S che qui, nel cuore dell’Emilia Romagna, aveva fatto registrare i suoi primi lusinghieri successi.
Dopo i celeberrimi casi di espulsione toccati a Giovanni Favia e Federica Salsi, questa volta siamo di fronte a tre abbandoni. I tre consiglieri (ex) grillini del quartiere Navile (lo stesso della Salsi: un caso?) Michele Onofri, Marco Badiali e Francesco Moretti hanno infatti deciso di compiere quello che in una nota congiunta definiscono “un passo doloroso ma inevitabile”.
Uno dei tre consiglieri, Michele Onofri, aveva manifestato tutto il proprio disagio poco più di due mesi fa in una lettera aperta spedita direttamente a Beppe Grillo. Oggi, Onofri rincara la dose via facebook: ““Non potevo più alimentare un metodo troppo simile a quello che dovevamo smascherare. Il Movimento è diventato un partito verticistico, le regole iniziali sono state sovvertite proprio dalla cima, e dal cerchio di yesmen che gli gravitano intorno”.
L’ufficializzazione dell’addio è arrivata nella seduta di consiglio di giovedì 13 marzo, ma la decisione era stata presa nel corso di un’assemblea convocata due giorni prima. Il gruppo cambierà nome, passando da Movimento 5 Stelle a Laboratorio Navile. Anche se, ci tiene a precisare, “con il Movimento rimangono in comune tutti i principi, le idee e le battaglie presenti nel programma con cui siamo stati eletti. La nostra scelta è dovuta ad un voler marcare le distanze da comportamenti e gesti che non abbiamo mai condiviso sia a livello nazionale che locale”.
Una coda polemica è stata riferita da Federica Salsi, stando alla quale i tre si sarebbero visti censurare parte della nota di addio sul meetup locale, con questa spiegazione: “Se volete pubblicizzare la vostra nuova posizione politica e/o giustificarla siete pregati di farlo su altri strumenti”.
“Onofri – spiega la Salsi – ha pubblicato sullo storico meetup 14 di Bologna la nota stampa che informa della loro fuoriuscita dal M5S. Un atto dovuto e corretto. I militanti dovranno pure essere informati che al Navile non ci sono più consiglieri 5 Stelle. Per tutta risposta il gestore del sito rimuove parte del contenuto della nota stampa e chiude la discussione non dando la possibilità di replica”.