Anche il sindacato degli avvocati di Bologna lancia le sue proposte ai candidati sindaco in vista delle elezioni di domenica. Ma sarebbe più corretto dire “rilancia”, visto che si tratta di richieste che vengono ripetute da tempo. Più personale, da pescare negli altri enti pubblici, per “la copertura delle carenze di organico degli uffici di giustizia civili, penali e minorili”, più parcheggi, stalli e posti-bici nella zona del Tribunale, e l’estensione del wi-fi della rete Iperbole “anche agli edifici che ospitano uffici giudiziari, per poter utilizzare i lunghi periodi di attesa in modo costruttivo”.
Questo perché, scrive il sindacato in una nota, “il Comune ha competenza per l’edilizia giudiziaria”, così come “è titolare di competenze e prerogative sui temi dei parcheggi e della viabilità”. Inoltre, l’amministrazione può svolgere “un’attività di promozione decisiva” per quanto riguarda la copertura degli organici.
Tutti questi interventi, a parere degli avvocati bolognesi, “agevolerebbero gli operatori del diritto, traducendosi in un vantaggio per la cittadinanza, che potrebbe contare su servizi più efficienti”. Da qui la richiesta al Comune – cioè alla prossima amministrazione – di “ponderare bene le scelte, proponendoci sin d’ora come interlocutori e di dare concreta attuazione al Patto per la Giustizia del 2012, con cui ci si prefiggeva di realizzare iniziative per migliorare l’efficienza dei servizi della giustizia a Bologna”, e in merito al quale “sarebbe opportuno conoscere le intenzioni di ciascun candidato per la sua applicazione”.
Ad esempio, segnalano i legali, il nuovo sindaco dovrebbe promuovere e dare continuità allo “Sportello del cittadino”, che fornisce “gratuitamente informazioni sulle modalità di svolgimento delle prestazioni professionali degli avvocati, e sulle formalità necessarie per il conferimento degli incarichi ai legali”, ed è svolto “senza fini di lucro e a titolo di volontariato da avvocati del Foro di Bologna”. Infine, il sindacato auspica “l’istituzione di un elenco di patrocinatori del Comune di Bologna in ambito civile, penale e amministrativo, così da poter garantire un’opportuna rotazione nella assegnazione di incarichi esterni”.