Esordio col botto per l’aeroporto Marconi di Bologna a Piazza Affari. I titoli dello scalo, quotato a partire da questa mattina, sono entrati in asta di volatilità quando salivano del 15,11% a 5,18 euro, contro i 4,5 euro del collocamento. In pochi minuti sono stati scambiati 385mila pezzi. L’ipo della società’ ha visto l’offerta di 14 milioni di azioni, corrispondenti al 38,92% del capitale. Al momento del collocamento la capitalizzazione era di circa 162,4 milioni.
Ad oggi sono 1.271 gli investitori che hanno acquistato le azioni in collocamento. Di questi 1.186 sono piccoli risparmiatori (481 i residenti in Emilia Romagna), 55 sono dipendenti della società, 40 gli investitori istituzionali di cui 23 esteri e 18 italiani. Tra questi figurano, con richieste di 5 milioni di euro ciascuno, le fondazioni Carisbo e Monte. Anche per loro l’effettiva assegnazione non ha coperto l’intero ammontare richiesto: il mercato infatti aveva presentato richieste per un ammontare complessivo 2,8 volte superiore rispetto all’offerta di 15 milioni 454 mila 424 azioni. Da oggi in Borsa verrà trattato un flottante pari al 42,61% del capitale totale, mentre il 57,39% resta in mano ai vecchi azionisti, guidati da Camera di Commercio con il 37,56%. In totale il pubblico scende leggermente sotto il 50%.
Proprio nel giorno della quotazione a Piazza Affari l’aeroporto di Bologna e alcune compagnie hanno disagi e cancellazioni di voli “a causa di uno sciopero del settore aereo con varie articolazioni di orario e diverse società coinvolte“. Circostanza che non ha minimamente inciso sul successo della prima giornata in Borsa.