Sindacati, studenti, collettivi e autonomi. Quella di oggi è stata una giornata di protesta e cortei in tutta Italia. Per i motivi più svariati, ma con il denominatore comune dell’opposizione alla legge di stabilità e della richiesta di un maggiore e migliore diritto allo studio. In alcune città, ad esempio Bologna, si sono verificati scontri tra polizia in assetto antisommossa e gruppi di manifestanti.
Sotto le Due Torri la mattinata è iniziata con il blocco dei viali di circonvallazione, stazione centrale compresa, da parte degli studenti già dalle 8. Poi alcuni collettivi di studenti medi sono sfilati in via Zamboni al grido di “assediamo la Provincia” (per protestare contro i tagli ai fondi per il diritto allo studio). E proprio di fronte a palazzo Malvezzi si sono verificati gli episodi di tensione più gravi.
Inizialmente i manifestanti – circa duecento – hanno preso a calci il portone del palazzo, la polizia li ha allontanati con una brevissima carica. Gli studenti sono tornati, sempre con l’intenzione di entrare nella sede dell’amministrazione provinciale, e c’è stata una seconda carica delle forze dell’ordine, più prolungata. I manifestanti sono stati respinti all’altezza di via Zamboni. E ancora, quando è partito un oggetto contro i poliziotti, c’è stata una terza carica.
Un altro spezzone del corteo degli studenti medi, quello di Link e Unione degli studenti, ha attraversato le vie centro per dirigersi verso l’ex Maternità, occupata tre giorni fa. Il corteo ha fatto una sosta in piazza San Francesco, dove sono stati accesi dei fumogeni e dove della vernice è stata tirata contro la sede della Guardia di Finanza. Palloncini di vernice azzurra sono stati lanciati anche contro la sede della Deutsche Bank.
Intanto i lavoratori, dietro allo striscione “Sciopero generale e territoriale, cambiare la legge di Stabilità”, hanno manifestato con un corteo che è partito da piazza di Porta San Felice per concludersi in piazza Roosevelt davanti alla Prefettura, guidato dai tre segretari dei sindacati confederali Alessandro Alberani (Cisl), Danilo Gruppi (Cgil) e Gianfranco Martelli (Uil). Molti i pensionati in corteo, nel giorno dello sciopero di quattro ore indetto da Cgil, Cisl e Uil per chiedere la modifica della legge di stabilità.
La manifestazione ha contato alcune migliaia di persone. Presenti tutte le categorie (metalmeccanici, commercio, bancari, costruzioni, funzione pubblica e tanti pensionati). In corteo anche il segretario provinciale del Pd di Bologna appena riconfermato, Raffaele Donini, mentre sotto al palco c’era il sindaco Virginio Merola.