Prima gravidanza da fecondazione eterologa al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna. È infatti andato a segno uno dei primi dieci trattamenti effettuati grazie ai donatori finora arruolati dall’ospedale.
Il risultato, come annuncia l’Azienda ospedaliero-universitaria in una nota, è stato raggiunto dal centro di procreazione medicalmente assistita diretto dalla professoressa Eleonora Porcu grazie non a gameti provenienti dall’estero, come accaduto in altri casi, ma alla scelta del primo donatore trovato gratuitamente dal Policlinico alla fine dello scorso anno. Il centro del Sant’Orsola ha avviato le visite alle coppie intenzionate ad accedere alla fecondazione eterologa nel novembre scorso, non appena sono state definite le declinazioni operative dei parametri legislativi.
Dopo vari colloqui, visite ed esami le coppie vengono inserite in lista per il trattamento. Tutto il percorso, salvo ovviamente i ticket se non esenti, è gratuito. Attualmente sono 10 i trattamenti effettuati e 171 le coppie in attesa. La prima gravidanza, alla sesta settimana, è arrivata grazie all’inseminazione extracorporea realizzata con gameti del primo donatore e al successivo impianto embrionario. La coppia proviene da fuori regione, giunta a Bologna per avvalersi del centro del Sant’Orsola, che conta 3.185 bambini nati con la procreazione assistita, e per ridurre l’attesa. In tutta Italia a frenare il percorso è, infatti, la carenza di donatori.
«Al Sant’Orsola – racconta la professoressa Porcu – tra le persone che si sono presentate spontaneamente per offrire gratuitamente i loro spermatozoi e ovociti, nel pieno rispetto della sentenza della Corte costituzionale, abbiamo reclutato due uomini e una donna, appena arrivata. Altre 12 donne che hanno propri ovociti conservati in ospedale, dopo un trattamento di fecondazione omologa coronato da una gravidanza e nascita di bambini, hanno dato il consenso all’utilizzo degli ovuli rimasti per l’eterologa».