Bollette roventi
Impennata Iren
nel teleriscaldamento

Avremmo dovuto beneficiare dell’acquisto di gas metano a minor prezzo; era una delle giustificazioni addotte nell’incensare la fusione Enìa-Iride. A distanza di un po’ di tempo, di questi benefici nemmeno l’ombra, anzi le bollette impazziscono. A sfavore dei cittadini. La progressione parla, per il teleriscaldamento, di un aumento tra l’11 ed il 16,5% nelle utenze civili dallo scaglione di consumo più basso a quello più alto. Solo nei primi 10 mesi di questo 2011; mentre per l’uso commerciale l’aumento è andato dal 10,3 all’11,3% e per quello industriale dal 13,3 al 16,5%. Cadenze di aggiornamento delle tariffe trimestrali per una progressione a colpi dell’1% in più al mese. Di questo passo bisognerà sperare davvero nel surriscaldamento del pianeta evitare di accendere il riscaldamento. Al quadro si aggiunge che a cinque mesi dal referendum sull’acqua che ha sancito la bocciatura dei profitti sulla gestione del bene primario, nulla è stato fatto. Ed il 7% in più resta lì tutto intero. Il caro-bollette è uno dei temi più delicati della consiliatura in atto; la lista civica Reggio 5 stelle è tornata per questo a chiedere le dimissioni del sindaco Graziano Delrio