
Cognomen non omen; a discapito dell’etimo poco incline alla promozione, il neo leader degli Industriali italiani Vincenzo Boccia, sta sponsorizzando nei posti chiave confindustriali una carica di colleghi emiliani come non mai. Recentemente sceso a Reggio all’assise annuale di Unindustria, accolto da un fiume di applausi, e dopo essere passato per le analoghe riunioni di Parma, Piacenza, Ravenna, Rimini non solo a ringraziare chi lo ha appoggiato nella corsa alla successione di Giorgio Squinzi (e che ha spaccato in due il mondo confindustriale), Boccia sta cercando di ricucire lo strappo coi vinti, per essere il Presidente di tutti come si dice in gergo.

Soprattutto in Emilia Romagna da cui provengono gli oppositori maggiori (suo contendente alla poltrona era il bolognese Alberto Vacchi) ma anche gli alleati più fidi. A partire dalla sua grande elettrice, la reggiana Lisa Ferrarini dell’omonimo impero alimentare, già vicepresidente per l’Europa confermata sotto Boccia, poi con Gaetano Maccaferri (Seci), bolognese, chiamato nell’Advisor board, quindi col presidente regionale Maurizio Marchesini e con Guido Ottolenghi, presidente di Ravenna e chiamato a coordinare il gruppo logistica-trasporti-economia del mare.
Ma incarichi importanti sono in dirittura d’arrivo anche per il modenese Alberto Caprari ed il reggiano Mauro Severi (presidente reggiano), quali componenti dei sottogruppi di viale dell’Astronomia.