Firenze – Maxipiano di oltre 50 milioni di euro per Boboli, il magico giardino torna davvero magico. Almeno, a sentire la presentazione del maxipiano di rinascita, che vedrà intanto il restauro della Kaffeehaus, il primo di tre punti ristoro all’interno del Giardino di Boboli e al Giardino delle Scuderie Reali. Con il masterplan via al restauro e ripristino di sculture e fontane, ottimizzazione delle risorse idriche, apertura di nuovi spazi, rifunzionalizzazione degli edifici con tanti nuovi servizi per i cittadini, come spiega il direttore Eike Schmidt: “Un impegno concreto non solo per riportare Boboli alle glorie dei tempi dei Medici e dei Lorena, ma per andare oltre, e renderlo il miglior museo all’aperto al mondo”.
Del resto, con i suoi oltre 33 ettari di storia, arte e natura, il Giardino di Boboli, vero e proprio polmone verde e museo a cielo aperto nel cuore di Firenze, rappresenta uno dei più fulgidi esempi di giardino formale al mondo. Il parco voluto nel Cinquecento dalla Duchessa Eleonora di Toledo diviene ora protagonista di un poderoso programma di interventi, per il valore complessivo di oltre 50 milioni di euro, che, nell’arco dei prossimi otto anni, lo renderà ancora più bello, accessibile e sostenibile sotto il profilo ambientale. Al centro del maxi progetto ‘Boboli 2030’ vi è la valorizzazione dell’amplissimo patrimonio architettonico del Giardino, il restauro e il ripristino di sculture e fontane, il miglioramento della sua fruizione per i visitatori, la creazione di nuovi servizi, l’apertura di nuovi spazi, l’ottimizzazione delle risorse idriche, un nuovo sistema di illuminazione e videosorveglianza.
Spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Il riscaldamento climatico impone al giardino storico più importante dell’Europa sofferenza e difficoltà, che richiedono risposte celeri e forti per proteggere il nostro patrimonio nel presente e per le generazioni future. Questa sfida straordinaria offre anche l’opportunità di sfruttare metodi mai utilizzati prima, potendoci avvantaggiare delle tecnologie ecosostenibili sviluppate solo in anni recenti. Penso anche ai circa cinquanta appartamenti e ai due ettari di giardino occupati, fino a pochi anni fa da privati, nell’ambito dello scandalo di affittopoli: ora che li abbiamo finalmente liberati, vengono ristrutturati e riconsegnati alla fruizione pubblica, con servizi per i cittadini finora impensabili. Servizi che di anno in anno si aggiungeranno all’offerta museale: dai depositi di ultima generazione per una delle collezioni di arazzi e tappeti più grandi al mondo, all’annesso centro espositivo per le mostre; ai tre punti di ristoro al Kaffehaus, al Prato dei Castagni e alle Pagliere; ai nuovi laboratori di restauro; al Centro didattico nella Palazzina di Annalena con ben sei aule; alle didascalie resistenti alle intemperie che renderanno ogni passeggiata in giardino un’esperienza illuminante e di crescita intellettuale. Presentando il masterplan insieme al restauro della Kaffeehaus e dieci altri progetti appena conclusi o in fase di conclusione, più altri dodici progetti in corso di lavoro, vorremmo sottolineare e dimostrare in maniera tangibile che ‘Boboli 2030’ non è giusto un ghiribizzo o una lista di buone intenzioni. È invece un impegno concreto, che nei prossimi otto anni sarà realizzabile e realizzato grazie al lavoro intenso e all’abnegazione dei nostri architetti, botanici e amministrativi, e che sarà finanziato per la maggior parte con gli introiti di biglietteria delle Gallerie degli Uffizi. La prospettiva non è solo riportare Boboli alle glorie dei tempi dei Medici e dei Lorena, ma andare oltre, rendendolo il miglior museo all’aperto al mondo”.
Intanto, la conta degli interventi di restauro appena conclusi (o in via di conclusione) a Boboli (per i quali sono stati necessari oltre 2.400.000 euro), vedono l’installazione di una nuova segnaletica (180.000 euro); il restauro della Fontana delle Scimmie (35.000 euro) e della Kaffeehaus (700.000 euro); la ristrutturazione della prima parte del Giardino dei Principini (195.000 euro), l’introduzione di un innovativo impianto di video sorveglianza alle Pagliere (100.000 euro), passando per la riqualificazione e ristrutturazione dell’ingresso in piazza della Calza (110.000 euro) e del Giardino delle Camelie (875.000 euro).
Fra le opere di restauro più gettonate dai fiorentini, il recupero architettonico della storica Kaffeehaus è terminato, lavoro che ha compreso il ripristino degli affreschi settecenteschi e la realizzazione di un nuovo impianto di condizionamento e illuminazione. La suggestiva caffetteria granducale, dopo anni di chiusura al pubblico, riaprirà ad ottobre, attrezzata con bancone, tavoli all’interno e all’esterno, servizi igienici, e sarà dotata di un ampio giardino e di una terrazza panoramica affacciata sul panorama mozzafiato di Firenze.
Per il Giardino della Camelie, invece, situato tra l’ala sud di Palazzo Pitti e il bastione della Meridiana, è stato necessario non solo un consolidamento strutturale delle murature, ma anche un ampio restauro delle sculture e dei dipinti murali della grotta; è stata ripristinata la funzionalità dei giochi d’acqua delle fontane e del sistema di drenaggio, costruito un nuovo impianto di irrigazione per il mantenimento delle 39 varietà di camelie ed un sistema di illuminazione per rendere possibili le aperture serali. È stata completata anche la nuova segnaletica del Giardino, con 40 nuovi pali, 173 frecce e 118 cartelli con mappe e indicazioni varie, concepite per rendere chiare le pendenze e la durata dei percorsi.
Fra i prossimi progetti che riguardano il giardino, la cui spesa ammonta a oltre 21.000.000 di euro, si trova la costruzione di un ascensore ipogeo che collegherà il Cortile dell’Ammannati con il Mezzanino della Muletta e l’Anfiteatro di Boboli (3.000.000 di euro), in modo da rendere l’accesso meno faticoso per i disabili. E’ previsto inoltre il restauro architettonico e la rimessa in funzione del palazzetto al Prato dei Castagni (1.450.000 euro), la ristrutturazione della Vasca del Nettuno (1.400.000 euro); la ristrutturazione della Vasca dell’Isola (2.650.000 euro); il restauro dell’intero patrimonio scultoreo del Giardino (3.500.000 euro), con le oltre 300 statue del periodo classico, rinascimentale e barocco e la sostituzione delle opere più sensibili alle condizioni atmosferiche con delle copie; la messa in opera di un sistema di oltre 300 didascalie esplicative (200.000 euro).
Altri interventi riguardano un sistema di illuminazione a basso consumo, una videosorveglianza moderna e un nuovo sistema acustico per gli annunci (2.400.000 euro), l’ implementazione dell’apparato antincendio del Giardino (250.000 euro); il restauro dell’edificio delle Pagliere (5.300.000 euro); il restauro della Palazzina di Annalena (1.650.000 euro); realizzazione di un bagno per disabili all’interno dell’Anfiteatro (130.000 euro), a completamento della già conclusa risistemazione dei servizi igienici dell’area.
Progetti futuri – Una breve anticipazione anche sui progetti futuri, concepiti per un investimento di oltre 16.000.000 di euro. Tra questi, oltre al completamento del Giardino dei Principini, che si estenderà su tre terrazzamenti (150mila euro), è prevista la riqualificazione degli accessi di Forte Belvedere, Porta Romana e La Specola, per un budget previsto di 650.000 euro. Gli interventi principali di questa ultima parte di Boboli 2030 saranno il restauro integrale dell’Anfiteatro e del giardino antistante (4.000.000 di euro); quello architettonico, scultoreo e vegetale del Prato delle Colonne (1.400.000 euro) con la realizzazione di nuovi impianti per lo smaltimento dell’acqua; la messa in sicurezza dei muri di cinta e delle cancellate storiche del Parco Monumentale delle Scuderie Reali (1.400.000 euro); il recupero del sentiero che dalla Sughera porta alla Lavacapo (3.000.000 di euro); la realizzazione di un nuovo e accresciuto Gabinetto fotografico con ampi spazi di accoglienza al pubblico (1.000.000 di euro) all’interno dell’Infermeria dei Cavalli. La struttura della Mascalcia (800.000 euro), invece, vedrà la realizzazione di nuovi spazi di catalogazione e archiviazione, mentre una grande opera di efficientamento energetico sarà effettuata nella Palazzina di Annalena (850.000 euro). Nel piano anche la ristrutturazione della Palazzina di Giove e della Vecchia: un grande laboratorio di restauro di 142mq (200.000 euro) in progetto per la Palazzina e 60 mq di nuovi uffici per il dipartimento di botanica e spogliatoi per i giardinieri alla Vecchia (36.000 euro). In cantiere anche il restauro della Mula, della Torre del Mascherino (280.000 euro) e della fontana dei Mostaccini (35.000 euro). In totale, i costi dei 40 progetti – modulari e scalabili – ammontano a circa 40 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 12 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde: ovvero un investimento tra 6 e 7 milioni di euro nel bilancio di previsione ogni anno fino al 2030 a favore del Giardino di Boboli e del Giardino delle Scuderie Reali.