Bivigliano, assemblea pubblica gremita per il punto sul dopo grandinata

Bivigliano – Vaglia-Bivigliano come la Svizzera: il sindaco Leonardo Borchi taglia corto e alle richieste dei cittadini circa le misure intraprese in seguito alla violentissima grandinata di domenica 26 settembre, convoca assemblea, pubblica, in piazza a Bivigliano, il lembo di territorio più colpito. E i cittadini accorrono, chiedono, discutono, si informano e al limite mandano giù anche il fatto che su alcuni punti bisogna attendere per avere risposte. Atmosfera svizzera anche per il tempo, quassù a Bivigliano, dove il dialogo fra politica e cittadini si fa anche così, faccia a faccia, occhi negli occhi. Dunque, la piazza è piena, circa 250 persone che nella grandinata di quella maledetta domenica, hanno perso le auto, hanno avuto i tetti spaccati, qualcuno è andato all’ospedale. Cittadini che vogliono sapere come e quando lo stato di calamità riconosciuto dalla Regione per il territorio porterà sollievo ai danneggiati, facilitando la ripresa. Il sindaco e gli assessori rispondono, chiariscono, spiegano. Le domande riguardano i rimborsi, le procedure da seguire e in generale, le comunicazioni più strettamente operative.

Svariate le richieste e le domande sui lavori di natura edilizia: “Insieme ad alcuni assessori abbiamo spiegato ai cittadini quali sono le tappe procedurali per eseguire i lavori di ripristino delle coperture delle abitazioni e in quali casi, ad esempio, è obbligatoria l’autorizzazione della Soprintendenza, dato che siamo in zona a vincolo paesaggistico, e in quali altri casi invece non lo è. Sicuramente, da parte del Comune, c’è la ferma volontà di sveltire le procedure e, dove possibile, evitare il passaggio in Commissione paesaggistica” spiega il sindaco.

Per quanto riguarda la dichiarazione dello stato di calamità naturale, e i relativi rimborsi, il sindaco precisa che: “Il presidente della Regione Eugenio Giani ha dichiarato lo stato di calamità il 30 settembre scorso, e nei successivi 30 giorni verranno individuati i Comuni beneficiari dei rimborsi, come primo passaggio; solo in un secondo momento, il Comune, definite le modalità per le richieste dei ristori da parte dei cittadini, potrà riconoscere loro il rifinanziamento delle spese sostenute per i danni subiti. Per questo, chiediamo ai nostri concittadini ancora un po’ di pazienza”.

Massimo impegno è stato garantito anche sul fronte dei rifiuti: “È mia intenzione adoperarmi anche con Alia, affinché vengano rimossi i detriti e i rifiuti ancora presenti nelle nostre strade” sottolinea il sindaco, che conclude: “Sono stati giorni molto difficili, e c’è ancora molto lavoro da fare, ma come Amministrazione faremo tutto quanto è in nostro potere per aiutare i nostri concittadini”.

L’assemblea dura qualche ora. In piazza, anche qualche esponente dell’opposizione e del Pd. E dall’opposizione, in particolare dal consigliere Sandro Corona (Lista civica Insieme) giunge una sottolineatura sulla mancanza dei rappresentanti regionali, pur invitati dal sindaco. “Dispiace questa assenza – dice Corona, a margine dell’assemblea – in quanto l’avremmo reputata positivamente come segnale di rispetto del territorio. Oltre a ciò, solleciterei anche l’amministrazione a prodigarsi per ottenere corridoi preferenziali e agevolati dalle banche per quanto riguarda finanziamenti ai cittadini colpiti dagli eventi calamitosi, che con urgenza devono ripristinare agibilità dei mezzi di trasporto privati e l’intergrità delle loro abitazioni”.

Del resto, è di qualche giorno fa la lettera che il sindaco e il collaboratore Luigi Lama hanno inviato a Stellantis (ex Fiat) per ricordare che la solidarietà si fa davvero con i fatti. Come fece la Fiat nel caso dell’alluvione del 1966, creando corsie preferenziali per i fiorentini colpiti dall’alluvione e senza auto, per l’acquisto di nuovi mezzi. Magari, nel caso di Vaglia e Bivigliano, cogliendo l’occasione per far rinnovare in termini di sostenibilità il parco macchine del territorio. Ma la risposta si fa attendere.

 

 

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