Firenze – La punta di diamante della ricerca medico-scientifica in Italia – quelli che non hanno abbandonato il Paese per andare a studiare nei laboratori meglio pagati del mondo – si ritroverà a Firenze il 6 marzo prossimo per una giornata di riflessione sulle prospettive future della medicina organizzata dall’Unione degli studenti universitari – Sinistra Universitaria (Udu) in collaborazione con l’associazione culturale Tessere.
Il convegno BioMedDay si terrà a partire dalle ore 9 nella sede dell’Università in viale Morgagni 55 e vi parteciperanno Elena Cattaneo, Michele De Luca, Silvia G Priori e Giuseppe Remuzzi in un confronto serrato con gli studenti, i ricercatori e i docenti delle facoltà scientifiche che si protrarrà per l’intera giornata.
Al centro del convegno le frontiere che la terapia genica, gli studi sulle cellule staminali ed i progressi della medicina rigenerativa aprono alla ricerca ed al benessere umano con un occhio rivolto anche ai temi bioetici che questi studi portano con sé.
La senatrice a vita Elena Cattaneo, direttrice del laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del Dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale di Milano, co-fondatrice del Centro interdipartimentale di ricerca sulle cellule staminali dell’Università di Milano (UniStem), coordinatrice di un network italiano per lo studio delle staminali nella malattia di Huntington finanziato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, parlerà di cellule staminali embrionali e di come trattare Huntington e Parkinson.
Michele De Luca, professore ordinario nel Dipartimento di Scienze della vita e direttore del Centro di Medicina rigenerativa “Stefano Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, da anni impegnato nello studio delle cellule staminali epiteliali, nonché co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, affronterà l’argomento dell’impiego delle cellule staminali epiteliali nella medicina rigenerativa.
Silvia G. Priori, professore associato presso l’Università degli Studi di Pavia, primario dell’Unità operativa di Cardiologia riabilitativa e dell’Unità operativa di Cardiologia molecolare presso irccs Fondazione Salvatore Mauegri di Pavia e direttrice del Dipartimento di Genetica cardiovascolare alla The Leon H. Charney Division of Cardiology della University School of Medicine di New York, tratterà il tema della terapia genica per le malattie aritmogene ereditarie.
Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Unità operativa di Nefrologia e dialisi e del Dipartimento di Medicina dell’Azienda ospedaliera Papa Giovanni xxiii (ex Ospedali Riuniti) di Bergamo, coordinatore delle attività di ricerca dell’Istituto Mario Negri e del Centro di ricerche cliniche per le Malattie rare “Aldo e Cele Daccò”, esperto di trapianti, di rigenerazione dei tessuti e di creazione degli organi in laboratorio utilizzando cellule staminali, membro del Comitato di redazione delle riviste “The Lancet” e “New England Journal of Medicine”, professore onorario presso le Università di Maastricht in Olanda e di Cordoba in Argentina, professore aggiunto dello Scripps Research Institute di La Jolla negli Stati Uniti, nonché autore di numerose pubblicazioni e di libri ed editorialista del “Corriere della Sera”, si occuperà invece del futuro dell’umanità attraverso le lenti della scienza medica.