Firenze – Semaforo verde oggi in giunta comunale per il bilancio di previsione 2014. Un bilancio di “sinistra” come dichiara l’assessore Lorenzo Perra, in quanto mira “ a una maggiore equità sociale”? La riprova, sempre secondo la giunta, risiede in due capisaldi: da un lato, nessun aumento delle tasse, nonostante il periodo di crisi nera anche per le casse dei Comuni; dall’altro, dimezzamento dell’addizionale Irpef da quest’anno e azzeramento dal prossimo per chi dichiara meno di 25 mila euro. Non solo: no Tasi per chi è in affitto o ha un’attività economica e sua “modulazione” sulla rendita catastale e sulla numerosità della famiglia. Invece, sono previste maggiori entrate dal turismo; riduzioni strutturali della spesa (nel mirino gli affitti passivi) ma anche incrementi di budget in cultura, servizi sociali, istruzione e verde.
Il sì definitivo del consiglio comunale è previsto entro fine luglio.
Il “tridente” su cui si basa il documento, presentato oggi dal sindaco Nardella insieme all’assessore Perra, è il seguente: tasse invariate o abbassate, tagli alla spesa ma in compenso più servizi. Oltre alla intenzione, dichiarata proprio dal sindaco Nardella, di non “sforare” anzi, avvantaggiarsi nei tempi: il prossimo bilancio infatti (quello del 2015) , sempre secondo il sindaco, potrebbe essere pronto già il prossimo dicembre.
Ma il paradosso potrebbe trovarsi proprio in quel “meno tasse, più servizi” che è anche il leit motiv del documento. In che senso? Nel senso molto concreto del “con che soldi?”
Ed ecco la voce “entrate”: la maggior parte si inserisce nei flussi turistici, + 800 mila euro dall’imposta di soggiorno (in totale questa voce vale 22,5 milioni); +2,5 milioni dal gettito della sosta dei pullman turistici (15,5 milioni di euro in totale); +2,3 milioni da vendita dei biglietti dei musei (6,5 milioni in totale). Ampia anche la fetta delle riduzioni strutturali di spesa: -2,6 milioni per il turn over del personale; -1,8 milioni per gli affitti passivi; – 2 milioni per gli interessi passivi derivanti dalla riduzione dell’indebitamento. Tra gli incrementi di budget, +4,2 milioni in cultura, 3,8 in servizi sociali, 1,1 in istruzione e 300 mila euro in qualità e controlli del verde.
Tutto ciò mentre il Comune vede una riduzione dei trasferimenti statali di quasi 2,6 milioni in meno dal Fondo di solidarietà e di 40,5 milioni in meno dall’Imu prima casa. In dettaglio, per quanto riguarda ’Irpef, l’aliquota rimane allo 0,2 come lo scorso anno, la più bassa applicata da un Comune capoluogo, per i redditi sopra i 25 mila euro; anche Tari e Cosap rimangono invariate mentre la Cimp, l’imposta sulla pubblicità, viene dimezzata. La nuova Tasi, ovvero la tassa sui servizi indivisibili, avrà un’aliquota dello 0,33%. La Tasi non sarà applicata sulle seconde case per non gravare su chi è in affitto e non sulle attività economiche per sostenere sviluppo e lavoro. Sull’abitazione principale sono previste detrazioni per sei scaglioni secondo un mix che combina la rendita catastale e il numero di figli (25 euro in meno per ogni figlio a carico, fino a un massimo di 8 figli).