Bilancio in attivo, migliorano i conti di Rete

Con la gestione Leoni invertita la tendenza: nel 2011 un attivo di oltre 13mila euro

Migliorano i conti di Rete (Reggio Emilia Terza Età), l’azienda di servizi alla persona che si occupa delle case di riposo e dell’assistenza agli anziani. Dopo anni di difficoltà economiche, il consiglio di amministrazione lo scorso 27 aprile ha chiuso il bilancio consuntivo 2011 con un attivo di 13mila 471 euro. Con i risultati dell’esercizio 2011, il primo della nuova compagine consiliare – insediatasi nel settembre 2010 – si è quindi invertita una tendenza negativa.

“Questo risultato è il frutto di un atteggiamento culturale e politico diverso rispetto al passato, – commenta il presidente di Rete, Raffaele Leoni – l’assemblea aveva affidato questo compito al cda ed è stato messo in campo un impegno manageriale che è stato orientato nella giusta direzione. Siamo riusciti a riorganizzare le modlalità di lavoro tenendo sempre presenti gli standard imposti dall’accreditamento regionale che riguardano personale, attività, competenze professionali. Non solo abbiamo rispettato questi parametri, ma siamo riusciti a fare meglio”.

Al raggiungimento di questo importante risultato, che ha consentito di modificare radicalmente le previsioni iniziali negative stimate (al momento dell’approvazione del Preventivo) in 528mila euro, ha in gran parte contribuito la piena realizzazione delle azioni previste nel piano di riorganizzazione approvato dal Cda, che per una parte significativa sono state oggetto anche dell’accordo sindacale di marzo 2011, sottoscritto dopo un complesso confronto avviato nell’ultima parte del 2010. Una strutturale riduzione di costi è stata così possibile con la revisione dei turni e degli organici del personale di assistenza e del servizio alberghiero delle strutture protette, con la ricollocazione di personale parzialmente idoneo in turni specifici con riassorbimento di attività di assistenza leggera e alberghiere precedentemente appaltate, con la riduzione dell’appalto del servizio alberghiero come anche quello del servizio pulizie, con modifiche all’organizzazione del lavoro nell’ottica di una maggiore integrazione e coinvolgimento di tutte le figure professionali al fine di assicurare il mantenimento di livelli di assistenza previsti. E’ stata inoltre realizzata la parziale esternalizzazione del servizio di ristorazione, si è realizzato un minor ricorso al lavoro somministrato, mentre sono state potenziate le assunzioni a tempo determinato.

Determinante anche il contenimento dei costi nell’acquisto di beni e servizi, sia attraverso adesioni a Convenzioni CONSIP più favorevoli sia attraverso le normali procedure di gara ed hanno consentito di assorbire i maggiori costi registrati per le utenze (per aumenti tariffari e dell’IVA) e delle assicurazioni.

Un’altra componente significativa nel consentire l’equilibrio economico della gestione è derivata dal significativo incremento delle entrate, anche in questo caso raggiungendo performances superiori alle previsioni per circa 260mila euro, grazie ad un maggiore grado di utilizzo dei posti letto convenzionati e,soprattutto, di quelli della Casa di Riposo e dei privati. Queste maggiori entrate si sono aggiunte all’incremento dei ricavi, già stimato a preventivo, derivante dal riconoscimento della nuova remunerazione dei servizi prevista dall’accreditamento.

Dal vertice di Rete giunge però un appello: al raggiungimento del riequilibrio economico dell’azienda potrebbero contribuire significativamente quegli interventi strutturali sulla riduzione dell’Irap (oggi più del doppio superiore per le ASP a quella applicata per gli altri soggetti gestori no profit) e sulle tariffe che Rete invoca da tempo.

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