Bilancio di previsione “alternativo”: tasse ferme, no tagli ai servizi, investimenti

Firenze – Il bilancio dell’alternativa. Alternativo, positivo, espansivo. Potrebbe essere questa la sintesi del bilancio di previsione 2019 che il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore all’economia Lorenzo Perra hanno presentato stamattina.Bilancio alternativo, perché rappresenta il “metodo” alternativo rispetto a quanto “apparecchiato” dal governo (un esempio per tutti: “pace fiscale” senza condono, ricorda lo stesso sindaco);  positivo perché non taglia servizi, configura assunzioni, non aumenta le tasse; espansivo, perché può permettersi di alzare l’indebitamento (che comunque rimane fra i più bassi in assoluto fra le grandi città) per continuare a dar spazio agli investimenti.

Al primo punto, dunque, nessun aumento di imposte, tasse, canoni o quant’altro. Nè per i cittadini, né per le imprese. Allora taglieranno i servizi? No, neanche. Anzi, non solo ci sono i soldi per mantenere servizi e contributi, dal sociale all’ambiente al turismo alla scuola, ma addirittura in certi casi “verrà dato di più”. Esempi? Per quanto riguarda le variazioni della spesa corrente netta, aumenta la spesa per personale (+6,8% rispetto al 2018, totale 172 milioni), istruzione (+1,4% rispetto al 2018, per un totale di 37 milioni), ambiente (+2% sempre rispetto al 2018, totale 93 milioni), servizi sociali, per i quali l’incremento è, rispetto al 2018, +3,3%, per un totale di 43 milioni di euro. Per la cultura l’incremento è del +3,3%, di cui lo 0,3% dedicato alle biblioteche. Anche lo sport vede un incremento pari allo 0,3% rispetto al 2018, mentre alla “voce” attività economiche e turismo l’incremento è del +0,5%.

Andiamo a vedere cosa non aumenta, nel Comune di Firenze, chiamiamo per nome, come fa l’assessore Lorenzo Perra, le imposte, le tasse, i canoni che rimangono gli stessi. Ferme da sette anni l’addizionale Irpef, l’Imu, la tariffa di scuole, mense, asili. La Cosap e il Cimp sono fermi da 6, la Tari è la stessa da 4 anni e tale rimarrà anche nel 2019. Tirando le fila, mentre si introducono nuovi sgravi Tari per gli esercizi commerciali lungo i cantieri pubblici che durino più di sei mesi,  le aliquote dell’addizionale Irpef, ferme dal 2012 allo 0% sotto i 25mila euro di reddito e allo 0,2% sopra i 25mila euro di reddito, ci dicono che se fosse applicata l’aliquota media nazionale il gettito sarebbe di 41 milioni di euro in più, che invece non vengono chiesti. Senza nessun aumento anche le altre tariffe come mense e asili nido (per il settimo anno consecutivo). Resta confermata la gratuità delle scuole dell’infanzia e invariate tutte le aliquote Imu, ferme dal 2012, con il mantenimento di tutte le agevolazioni già presenti, a cui se ne aggiungono di ulteriori per gli immobili locati a canone concordato.

Sì, ma da dove provengono, allora, i soldi per portare avanti la “manovra” 2019?  Ad esempio, dalle multe: gli incassi per multe da infrazione del codice della strada rimangono uguali alla previsione 2018: 66 milioni di euro. A ciò si aggiungono gli introiti provenienti, secondo previsione, dal contrasto all’evasione fiscale, pari, sempre secondo previsione, a 19 milioni di euro. E poi, la gallina dalle uova d’oro per Firenze: l’imposta di soggiorno, prevista pari a 43 milioni di euro. Quest’ultima che va a coprire interventi in campo culturale, Teatri, Musei, eventi culturali, contributi a istituzioni operanti nel campo della cultura, ma anche arredi arborei, manutenzione ordinaria del patrimonio storico-monumentale, Oblate… Ma non è tutto qui. Le agevolazioni esistenti rimangono, e alcune nuove si aggiungono: ad esempio, l’Imu prevede agevolazioni per gli esercizi storici, ma anche per librerie, imprese giovanili, cinema e teatri, scuole, immobili occupati (sia abitativi che produttivi), oltre agli immobili in concordato e comodato. La Cosap non solo resta invariata dal 2013 e continua a mantenere le agevolazioni previste, fra cui quella per le edicole che beneficeranno del 70% di riduzione rispetto al canone 2017, ma si introducono ulteriori agevolazioni per gli esercizi commerciali lungo i cantieri pubblici che durino più di sei mesi.

Investimenti, il capitolo che si apre è “espansivo”: gli investimenti supereranno i 363 milioni di euro, di cui 32 milioni di euro per scuola e istruzione, oltre 13 milioni per impianti sportivi, 143 milioni per il trasporto pubblico, oltre 69 milioni di euro per strade, marciapiedi e piste ciclabili, 45 milioni di euro per i beni culturali e monumentali, 16 milioni per il verde pubblico, 12 milioni per l’edilizia residenziale pubblica, e circa 10 milioni per il sociale.

Capitolo debiti, l’altra faccia degli investimenti,  l’amministrazione  prevede di contrarre nuovi mutui per 68 milioni di euro, portando il debito complessivo dell’ente a poco più di 500 milioni, ben al di sotto dei limiti di legge sul livello di indebitamento, che scenderà a 462 milioni  nel 2021.

Tirando le fila, “Il bilancio di previsione 2019 è il migliore di tutti i bilanci che abbiamo fatto fino ad oggi – ha detto il sindaco Nardella – e corona un grande lavoro di sacrificio e impegno sui conti pubblici che abbiamo fatto in questi anni. La filosofia è molto chiara: zero aumenti di tasse, più investimenti, più spesa in servizi per cittadini e più giustizia sociale e fiscale. Il nostro bilancio è il primo bilancio di una grande città italiana con il quale dimostriamo che c’è un modo molto diverso di gestire i conti pubblici, certamente diverso da quello che stiamo leggendo in questa manovra nazionale”.

Conclude l’assessore Perra: “E’ un bilancio che ha una filosofia che ripercorre anni di gestione dell’Amministrazione, noi non abbiamo mai aumentato le aliquote, e abbiamo lavorato invece sulle basi imponibili, cioè nel far emergere ciò che non era fatto correttamente, con un pensiero: aiutare le famiglie e le imprese in difficoltà. Firenze è una città che cresce e abbiamo cercato gli strumenti necessari a far si che questa crescita possa accelerarsi. Ci sono anche tanti accantonamenti per rendere il bilancio più robusto”.

Foto; copertina sindaco Dario Nardella, interno assessore Lorenzo Perra

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