Basta noiosi pranzi e cene di lavoro. Già da tempo il Wall Street Journal ha definito la prima colazione “il nuovo pasto del potere”, riassumendo una tendenza ormai dilagante: quella di trovarsi la mattina, in genere tra le otto e mezzo e le nove, per parlare di lavoro davanti a un cappuccino e un cornetto.
Incontri informali e veloci che si diffondono sempre più nelle grandi città, scegliendo bar che mettono a disposizione della clientela salette riservate e supporti tecnologi, dalla connessione wi-fi ai videoproiettori.
D’altra parte il momento di crisi stimola la creatività, e la necessità di incrementare il proprio business è impellente per tutti. Confartigianato, l’associazione che raccoglie ben 30.000 imprese con oltre 100.000 addetti, su un totale di oltre 110.000 imprese artigiane esistenti in Toscana, punta sul “fare network” con Colazione in Confartigianato, un appuntamento informale ma concreto messo in cantiere per dare attuazione a una delle tante idee emerse nel corso del “Big Bang dell’artigianato” svoltosi a Firenze alla fine del 2012.
Il format è semplice: gli imprenditori si incontrano in associazione all'ora di colazione, prima di dedicarsi ai propri impegni. Ognuno ha a disposizione tre minuti per presentare agli altri partecipanti la propria attività ed i servizi svolti, mettendo anche a disposizione materiale informativo (dai depliant ai biglietti da visita). Al termine delle presentazioni, si può procedere con incontri faccia-faccia, tra colleghi che hanno reciprocamente individuato un’opportunità, tanto in veste di fornitore, che di cliente. Il tutto mangiando un cornetto e sorseggiando un caffè.
Non si tratta di incontri conviviali, l’unico scopo è il business: tutti offrono opportunità di fare affari e ne ricevono, senza perdere tempo in pasti troppo lunghi e sfruttando il fatto che, nonostante le difficoltà economiche e il forte calo dei consumi alimentari, gli italiani continuano a frequentare gli esercizi pubblici, specie i bar, complice una dinamica dei prezzi della caffetteria che si è mantenuta al di sotto dell'inflazione generale.
Al "numero zero" delle Colazioni di affari svoltosi stamani in Confartigianato si sono accreditate quarantanove imprese dei settori più vari, riscuotendo un notevole interesse. Tra gli altri, per il settore editoria è intervenuto Antonio Pagliai per Polistampa, per la comunicazione integrata Andrea Pelatti di Mudocreativo, per la lavorazione artistica del ferro battuto Silvia Li Puma dell'omonima ditta Li Puma, Alessandro Simoncini per Itatek che si occupa di energia e fonti rinnovabili.
"Confartigianato diventa catalizzatore di incontri di business. Non solo rappresentanza sindacale e servizi, ma anche piazza d'affari. – ha spiegato la presidente Gianna Scatizzi – Un ruolo nuovo che significa non tanto e non solo capacità di adeguamento ai contesti che cambiano, ma sopratutto capacità di ascolto dei propri associati e di traduzione operativa delle loro proposte".
"Gli incontri, in questa prima fase sperimentale, sono riservati ai soci Confartigianato, ad eccezione di grandi gruppi nazionali e internazionali ammessi però come uditori e potenziali clienti. Tutto sarà monitorato – ha proseguito Scatizzi – sia quantitativamente che qualitativamente (numero di contratti conclusi, incremento di giro d'affari, fatturato loro imputato, utilità) per verificare l'efficacia". Se i risultati saranno positivi gli incontri saranno estesi anche ai non associati, sempre sorseggiando un cappuccino.