Firenze – Smettiamola con le polemiche sul prezzo dei biglietti del Maggio troppo alti. E’ l’invito del sindaco Dario Nardella che ha colto l’occasione della presentazione dell’84° Maggio Musica Fiorentino “per tirare fuori ciò che aveva dentro da tempo”.
Così ha snocciolato l’elenco dell’alto costo dei biglietti del derby Milan-Inter di domenica prossima (il più basso 50 euro) per indirizzare quella che secondo lui è la giusta direzione da dare al dibattito: “Quanto valore si riconosce alla musica? Un concerto di Zubin Mehta o Daniele Gatti vale meno di una partita di calcio?”. La vera questione – ha concluso – è che in Italia alla musica non viene dato il valore che dovrebbe avere, quello che hanno artisti, orchestrali, direttori e tutto il lavoro che c’è dietro per mandare in scena uno spettacolo musicale o un concerto. Il resto ha “il sapore della demagogia”.
La discussione si è innescata sull’annuncio che la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze contribuirà perché una delle repliche delle opere in cartellone al Maggio fuori abbonamento offra una riduzione del prezzo del biglietto del 50%. Un obbiettivo sociale – ha detto il presidente Luigi Salvadori – per andare incontro agli appassionati meno abbienti, secondo la missione della Fondazione. “Non sarà una sorta di riserva indiana per gli spettatori meno abbienti?”, ha domandato un giornalista, visto che anche la Scala ha deciso di ridurre il costo dei suoi .
“Certo li ha abbassati: il più alto è passato da 300 a 260 euro, ma il Maggio è molto lontano da questi livelli. Il più alto costa 200 euro e la qualità degli artisti è la stessa della Scala”, così il soprintendente Alexander Pereira che ha ribadito la sua posizione. Intanto bisogna considerare quanto risparmiano gli abbonati con lo sconto. Inoltre i biglietti bassi allontanano il teatro fiorentino dai pacchetti dei tour- operator che non possono contare su alte commissioni.
Comunque è una questione di qualità e questa città merita l’alta qualità – ha aggiunto – con i biglietti troppo bassi questa non si può garantire. Occorre quindi una strategia bilanciata che possa anche contribuire al pareggio di bilancio “che arriverà”.