Prato – Storico incontro venerdì 26 febbraio alla villa medicea di Artimino che ha ospitato, intorno a un tavolo, il Sindaco di Prato Matteo Biffoni e il primo cittadino di Firenze Dario Nardella, con le rispettive giunte, nella prima seduta comune per dare il via a un programma di lavoro condiviso su numerosi progetti che vanno dall’economia, con particolare attenzione al comparto della moda, alla mobilità e alle infrastrutture, cultura, urbanistica, integrazione e servizi pubblici.
“Un bel passo in avanti”commenta a Stamp, il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, “e non si è trattato di una semplice
chiacchierata di cortesia, ma l’apertura di un dialogo per fare delle cose insieme a Firenze, perché siamo convinti,che
entrambe le città con obiettivi comuni possano avere un maggior peso nelle politiche regionali, nazionali ed europee.”
E ha aggiunto: “Siamo i primi a fare una cosa del genere perché ci siamo dati anche un metodo di lavoro per sviluppare i percorsi e raggiungere gli scopi prefissi. I temi su cui lavorare sono tanti, la modalità con cui si affronteranno sono nuovi e significativi”.
Sulla decisione del Tar che ha accolto il ricorso del Comune di Cinigiano ( Grosseto) evitando così la chiusura di 57 uffici postali nei piccoli centri della Regione, Biffoni che è presidente ANCI, spiega che “nessuno vuole entrare nel merito del piano di ristrutturazione di un’azienda, ma le cose si fanno coinvolgendo i territori. (“Poste, aveva annunciato che si impegnava, dopo aver mandato le diffide, a intavolare incontri conoscitivi coi rappresentanti dei Comuni. Lo ha detto ma non lo ha fatto”, così ai giornalisti Armando Pozzi, il Presidente del Tar della Toscana.) Così accade che la magistratura emetta una sentenza formale sulla base di una violazione procedurale commessa dall’azienda”. ” E sono contento anche perché”, prosegue il Sindaco, “si può riaprire un confronto tra le parti che porterà sicuramente dei vantaggi per i cittadini coinvolti e per l’azienda chiamata in causa”.
Circa poi la gara sul trasporto pubblico regionale che attribuirebbe ad Autolinee Toscane della francese RAPT, la
gestione del trasporto pubblico regionale, Biffoni dice: “rispetto l’esito della gara vinta dalla società francese,a tutt’oggi non so che dire, so però che la questione è aperta”.